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lunedì 19 maggio 2025
 
 

L'Europa che agli inglesi non piace

30/12/2012  Il premier Cameron, in crisi di consenso, punta sugli euroscettici. Ma l'Unione Europea potrebbe reagire male. Il discorso del 15 gennaio.

Come una fidanzata della quale non si può fare a meno, indispensabile, attraente, e insieme ingombrante e pericolosa, l’Europa torna a minacciare la politica britannica. Attesissimo è il discorso di David Cameron del prossimo 15 gennaio nel quale il Primo Ministro illustrerà i termini del referendum sulla presenza della Gran Bretagna in Europa che promette da sempre.


Per l’erede di Eward Heath, che portò il Regno Unito nella Comunità Economica Europea quarant’anni fa, l’Unione è una femmina fatale. Se le dice ancora una volta sì, rifiutando le richieste degli euroscettici nel proprio partito che vogliono che nel referendum gli inglesi possano dire un no chiaro a Bruxelles, Cameron perderà altri voti a vantaggio della formazione di destra Ukip, il Partito per l’indipendenza del Regno Unito, nato proprio con l’obbiettivo di portare fuori dall’Unione la Gran Bretagna. Per il partito conservatore, che, oggi, nei sondaggi, arranca con dieci punti di percentuale dietro i laburisti, sarebbe un brutto colpo.

Cameron potrebbe, come sembra intenzionato  fare, limitarsi a tenere buona la fidanzata europea, recuperando alcuni poteri che in questo momento toccano all’Unione. Ovvero il referendum sull’Europa chiederebbe ai cittadini se vogliono una alleanza meno forte con Bruxelles. Il Primo Ministro scontenterebbe, in questo modo, il suo alleato chiave a Downing Street, quel Nick Clegg, europeista convinto, del quale ha bisogno per continuare a governare. E comunque la fidanzata Europa non manderà giù facilmente l’amaro boccone di una serie di favori ridotti.

Gli alleati Ue hanno espresso preoccupazione nei confronti della possibilità di una rinegoziazione dei termini di adesione della Gran Bretagna all’Europa. Il presidente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy ha detto che, se ogni Stato membro, potesse scegliere a piacere le parti del Trattato Europeo che preferisce, l’Unione e il mercato unico collasserebbero in fretta. Il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha avvertito Londra che, senza l’Europa, la sua influenza nel mondo sarebbe ridotta.

L’impossibile posizione di Cameron riflette il tormentato rapporto degli inglesi con l’Europa, con la quale vogliono una unione commerciale che non intacchi la sovranità politica. Una scommessa difficilissima che rischia di mandare in pensione qualsiasi Primo Ministro la affronti. Mentre un sondaggio del quotidiano Guardian rivela che il 51% dei cittadini vuole uscire dalla Unione Europea non si capisce come Cameron potrà accontentare allo stesso tempo l'Europa e tutti coloro che, in patria, gli chiedono di lasciare o mantenere quella ingombrante alleata.

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