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domenica 16 febbraio 2025
 
Burocrazia
 

Caos passaporti: è finalmente finita l’emergenza?

13/05/2024  Con l’agenda online gestita sulla base delle priorità dalle questure italiane, l’aumento di persone e il progetto sperimentale insieme a Poste, rispetto al 2023 c’è stato un balzo del 54% dei passaporti consegnati. Fare o rinnovare il documento non sarebbe più in gran parte del Paese

Eureka: l’agenda prioritaria online funziona. Nei primi 4 mesi dell’anno nella maggior parte delle province sono stati fatti “sfornati” più passaporti rispetto allo stesso periodo del 2023 facendo registrare un più 38% rispetto all’anno precedente. Dopo l’emergenza degli ultimi due anni con tempi d’attesa per fare o rinnovare il passaporto che in alcuni casi sforavano i 12 mesi di attesa, non tutti i problemi sono stati risolti, ma di sicuro ora non occorre più scomodare il termine.

Gli appuntamenti - secondo un’inchiesta del Sole 24 Ore -, sull’agenda ordinaria sono cresciuti da 230mila a 320mila, a cui vanno aggiunti i 30mila messi in calendario con l’agenda prioritaria e i 4.500 con il modulo riservato a chi ha urgenza di avere il documento in 15 giorni: in tutto 354mila. Se si continua con questo ritmo “produttivo” - il ministero dell’Interno preverte che nel 2024 si raggiungerà il record di circa 3,4 milioni di passaporti stampati. Che se confermati sarebbero il 25% in più rispetto al 2023 e quasi il doppio rispetto ai 1.6 milioni del 2019.

Fino all’inizio dell’anno i tempi di attesa per essere ricevuti in questura erano lunghissimi, soprattutto nelle città metropolitane come Torino, Bologna e Milano e in generale in tutte le grandi città bisognava attendere almeno 5/6 mesi. E le soluzioni come gli open-day non erano state risolutive dovute al notevole aumento delle richieste avvenuto dopo le restrizioni introdotte per via della pandemia di Covid, evento da cui però sono ormai passati quattro lunghi anni.

A marzo è entrato in funzione in via sperimentale Polis, un progetto di Poste Italiane per gestire alcune pratiche, tra cui la richiesta e la stessa consegna dei passaporti, negli uffici postali dei Comuni con meno di 15mila abitanti senza passare dalla questura, ovvero la maggior parte dei 7.900 Comuni italiani. L’iniziativa era stata avanzata da Poste Italiane lo scorso ottobre per aiutare le questure a superare le enormi lentezze nel rilascio dei passaporti, causata dall’aumento delle richieste a seguito della fine della pandemia. Iniziativa che si era aggiunta al portale Passaporto Online gestito direttamente dalla Polizia di Stato che ha introdotto la cosiddetta agenda prioritaria online, un sistema che permette a chi ha un’urgenza di avere una prenotazione separata rispetto a tutte le altre persone. Urgenza che deve essere motivata e dimostrata nel giorno dell’appuntamento esibendo biglietti aerei acquistati o documenti che provano la necessità di una trasferta di studio, di salute o di lavoro. Alcune questure hanno anche previsto un modulo speciale che permette di avere il documento entro meno di 15 giorni grazie al rafforzamento degli organici delle questure.

La separazione delle agende permette di gestire i flussi delle richieste in modo più ordinato e organico e questo è testimoniato - come il Sole 24 Ore - dall’aumento di passaporti rilasciati rispetto all’anno scorso sia nelle province con Prato con un più 213%, Caserta 173, Barletta-Andria-Trani 156, Biella 151. Anche nei capoluoghi di regione aumenti in tripla cifra rispetto al 2023: Campobasso 120%, Trento 103, Venezia 73,5 e Napoli 69%. In molte città continuano a esserci problemi, ma si può dire che finalmente è stata trovata una soluzione che sembra far uscire il Paese dalla tempesta perfetta e dall'emergenza di questi ultimi anni.

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