Si svolgerà a Torino il prossimo raduno europeo annuale dei giovani di Taizé, in programma dal 28 dicembre 2020 al 1 gennaio 2021. Lo ha annunciato frère Alois, priore della comunità di Taizé, rivolgendosi ai 15.000 ragazzi riuniti a Breslavia (in Polonia), sede dell’attuale raduno. Il “pellegrinaggio della fiducia sulla Terra” (così si chiama l’incontro che riunisce migliaia di ragazzi provenienti da tutta Europa e appartenenti a tutte le Chiese cristiane, nel nome della preghiera e della condivisione) si svolge ogni anno in una città diversa. Per la settima volta, da quando esiste, il raduno tornerà in Italia, facendo del nostro Paese lo Stato che lo ha accolto per più edizioni. Ma finora le città ospitanti erano state Roma (l’ultima volta nel 2012) e Milano. Torino è invece una novità.
L'arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia (75 anni, a sinistra) con il Priore della Comunità di Taizé, frère Alois, 65. Foto di Luca Ramello.
La notizia è stata accolta con grande gioia dalla diocesi subalpina. «È per noi un annuncio importante, che rappresenta la conferma di un legame forte ma anche, nello stesso tempo, il frutto di un lungo cammino di amicizia con la Comunità di Taizé»: questo il primo commento dell’arcivescovo monsignor Cesare Nosiglia, presente a Breslavia insieme con un centinaio di giovani.
«Da molti decenni, dalla nostra arcidiocesi, così come da tuttao il Piemonte e dalla Valle d’Aosta, molti gruppi di giovani si recano periodicamente a Taizé e partecipano ogni anno al “Pellegrinaggio della fiducia sulla terra”», ha proseguito monsignor Nosiglia.. «Inoltre, ricordo come sono stati numerosi e significativi anche gli appuntamenti di preghiera di Taizé in Città, promossi dalla Pastorale giovanile diocesana insieme al gruppo di “Torino incontra Taizé”, al quale va il mio saluto e la mia riconoscenza».
Nel richiamare alla memoria gli incontri personali, «indelebili e illuminanti» avuti con frère Roger, fondatore della comunità di Taizé, l’arcivescovo sottolinea l’importanza della dimensione ecumenica e confida nei giovani partecipanti, perché, «con la forza dello Spirito Santo, segnino il passo di un rinnovamento delle nostre Chiese e della nostra società, nel segno dell’unità e della comunione. Torino li attende con il cuore e le braccia aperte». Come in ogni appuntamento, saranno le famiglie e le comunità del territorio ad ospitare i ragazzi.