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martedì 29 aprile 2025
 
Rinascita
 

Dove sono custoditi i capolavori d'arte colpiti dal terremoto

20/02/2017  A causa dei danni subìti da molti edifici delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, i beni culturali sono stati depositati e messi in sicurezza presso il Museo Civico e Palazzo Campana di Osimo. La mostra "Capolavori Sibillini. L'arte dei luoghi feriti dal sisma" è aperta fino all'1 ottobre.

L'ARTE COLPITA DAL SISMA  

Gli eventi sismici del 2016 hanno profondamente colpito le aree interne e il diffuso patrimonio culturale delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.

Le opere d’arte erano conservate, in gran parte, nei musei associati alla Rete Museale dei Sibillini comprendente otto Comuni: Montefortino, Montefalcone Appennino, Smerillo, Monte Rinaldo, Montelparo, Montalto Marche, Loro Piceno e San Ginesio. A causa dei danni subìti da molti edifici, i beni culturali in essi custoditi sono stati depositati e messi in sicurezza presso il Museo Civico e Palazzo Campana di Osimo, grazie alla disponibilità del Comune e all’Istituto Campana per l’Istruzione Permanente.

Questi ultimi, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, hanno allestito negli spazi espositivi di Palazzo Campana la mostra CAPOLAVORI SIBILLINI. L’arte dei luoghi feriti dal sisma. L’esposizione è visitabile fino al 1 ottobre 2017.

CAPOLAVORI SIBILLINI IN SALVO

Sarà presentata una ricca scelta di capolavori del territorio dei Sibillini: dalle tele di Fortunato Duranti, “artista di genio stravagante” di Montefortino, alle opere di Giaquinto e Unterpergher; dalle nature morte di Spadino, Pfeiler e Munari, alle pregevoli tele e tavole del Pagani, del Ramazzani e del De Magistris.

Per l’occasione sarà esposta, insieme ad altri paramenti liturgici, la pianeta di Sisto V, in seta e oro, testimone dello straordinario livello qualitativo dell’arte del ricamo di fine Cinquecento. Lo Scrigno emerso dal mare, sezione geologica dedicata alla nascita dei Sibillini, mette in mostra fossili e minerali provenienti dai Poli Museali Scientifici della Rete Museale dei Sibillini.

Una selezione di fotografie dei luoghi del recupero dei beni culturali testimonia i gravi danneggiamenti sostenuti dal patrimonio culturale. Il percorso espositivo prevede anche una sezione attiva, "L’Arte riparata", in cui si potrà osservare il laboratorio di restauro dal vivo di alcune opere coordinato dalla restauratrice Maria Laura Passarini.

L’intera operazione culturale ha una notevole valenza sociale e solidale poiché offrirà un’occasione di lavoro per i giovani precedentemente occupati presso la Rete Museale dei Sibillini e supporterà il finanziamento per il restauro dei beni artistici danneggiati dal terremoto.

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La bellezza ferita, la speranza rinasce dai capolavori della città di San Benedetto
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