Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
giovedì 12 settembre 2024
 
l'annuncio
 

Carlo Acutis sarà beatificato ad Assisi il 10 ottobre

15/06/2020  È stato proposto come patrono di internet mentre papa Francesco lo ha indicato come modello di santità giovanile nella Christus vivit. È sepolto nel Santuario della Spogliazione di Assisi. Il vescovo Sorrentino: «Un raggio di luce in questo periodo in cui nel nostro Paese stiamo faticosamente uscendo da una pesante situazione sanitaria, sociale e lavorativa»

C’è finalmente la data per la beatificazione del venerabile Carlo Acutis. Si terrà sabato 10 ottobre alle 16 nella Basilica di San Francesco ad Assisi, dove il giovane ragazzo è sepolto. Ad annunciarlo, in una nota, la diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino: «La gioia che da tempo stiamo aspettando ha finalmente una data – afferma il vescovo Domenico Sorrentino –. Parliamo della beatificazione del venerabile Carlo Acutis. La presiederà il cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione per le Cause dei santi. È bello che la notizia arrivi mentre ci prepariamo alla festa del Corpo e del Sangue del Signore. Il giovane Carlo si distinse per il suo amore per l’Eucaristia, che definiva la sua autostrada per il Cielo. La notizia – aggiunge il presule – costituisce un raggio di luce in questo periodo in cui nel nostro Paese stiamo faticosamente uscendo da una pesante situazione sanitaria, sociale e lavorativa. In questi mesi abbiamo affrontato la solitudine e il distanziamento sperimentando l’aspetto più positivo di Internet, una tecnologia comunicativa per la quale Carlo aveva uno speciale talento, al punto che Papa Francesco, nella sua lettera Christus vivit rivolta a tutti i giovani del mondo, lo ha presentato come modello di santità giovanile nell’era digitale».

Lo scorso 22 febbraio, ricevendo il cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, papa Francesco aveva autorizzato il Dicastero a promulgare tra gli altri, il decreto riguardante il miracolo, attribuito alla intercessione del ragazzo morto a 15 anni per una leucemia fulminante. Il corpo del venerabile Carlo è sepolto al Santuario della Spogliazione di Assisi. «Una gioia grande per questa Chiesa particolare» aveva scritto già allora la diocesi di Assisi, che lo ha visto camminare sulle orme di San Francesco verso la santità. Una gioia grande per la Chiesa ambrosiana, che gli ha dato i natali e lo ha accompagnato nel suo incontro con Gesù. Una gioia grande per gli ormai tanti devoti di Carlo in tutto il mondo. Una gioia grande soprattutto per i giovani, che trovano in lui un modello di vita».

Noti alcuni i suoi "slogan": “Non io ma Dio”, "Tutti nasciamo originali, molti moriamo fotocopie”. “L’Eucaristia è la mia autostrada per il cielo”. Al Santuario della Spogliazione - conferma la diocesi - Carlo sta già attirando migliaia di giovani e devoti da tutto il mondo. "Mi auguro - conclude monsignor Domenico Sorrentino - che la sua beatificazione possa farne ancor più un punto di riferimento e un incoraggiamento alla santità. Essa è vocazione per tutti. Anche per i giovani".

«La beatificazione un incoraggiamento per tutti»

Carlo Acutis, appunto, è uno dei giovani indicati da papa Francesco come modelli nella Christus vivit, insieme a tre italiani (san Domenico Savio e i beati Piergiorgio Frassati e Chiara Luce Badano) e altre figure, europee ed extraeuropee. In virtù della sua buona frequentazione della Rete è stato proposto come patrono di Internet.

La sua beatificazione, scrive monsignor Sorrentino, «lo porterà ancor più all’attenzione del mondo giovanile e sarà un incoraggiamento per tutti. La prova che stiamo vivendo non ci deve abbattere. L’amore di Dio – prosegue il vescovo – può far in modo che una grande crisi diventi una grande grazia. Occorre una nuova creatività, generativa e responsabile, per costruire un mondo diverso, più bello, più solidale. Carlo lo dice specialmente ai giovani, come nella stessa lettera papa Francesco ha sottolineato: egli – scrive il Papa – «non è caduto nella trappola. Vedeva che molti giovani, pur sembrando diversi, in realtà finiscono per essere uguali agli altri, correndo dietro a ciò che i potenti impongono loro attraverso i meccanismi del consumo e dello stordimento. In tal modo, non lasciano sbocciare i doni che il Signore ha dato loro, non offrono a questo mondo quelle capacità così personali e uniche che Dio ha seminato in ognuno. Così, diceva Carlo, succede che “tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie”. Non lasciare che ti succeda questo» (Christus vivit 106)».

Multimedia
Chiara Corbella, parla il marito: «Lei è santa. Da una disgrazia è nata una grazia»
Correlati
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo