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domenica 13 ottobre 2024
 
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Carlo Acutis sarà canonizzato durante il Giubileo del prossimo anno

01/07/2024  Lo ha deciso il Papa nel Concistoro ordinario di lunedì in Vaticano. Il 20 ottobre prossimo, durante il Sinodo, oltre al fondatore dei Missionari della Consolata, il beato Giuseppe Allamano, saranno proclamati santi gli 11 “martiri di Damasco” e la suora Elena Guerra. Il giovane “patrono del web” salirà agli altari durante l’Anno Santo del 2025

Non c’è la data precisa ma molto probabilmente il prossimo anno, in occasione del Giubileo, Carlo Acutis sarà santo. È la decisione del Papa resa nota nel Concistoro ordinario pubblico che si è svolto lunedì mattina in Vaticano per alcune cause di canonizzazione tra cui quella dello studente lombardo morto nel 2006 a 15 anni di leucemia fulminante, diventato un modello di vita cristiana per tanti giovani fedeli oltre che una sorta di “patrono di internet”, beatificato il 10 ottobre 2020 ad Assisi.

Il prossimo 20 ottobre, durante il Sinodo dei vescovi, invece, saranno canonizzati Giuseppe Allamano, fondatore delle Missioni della Consolata, la suora canadese Marie-Leonie Paradis, la suora lucchese Elena Guerra, oltre agli 11 "martiri di Damasco", Emanuele Ruiz e sette compagni dell'Ordine dei Frati Minori, e Francesco, Abdel Mooti e Raffaele Massabki.

A fine maggio papa Francesco ha riconosciuto il nuovo miracolo di Acutis, autorizzando il Dicastero per le cause dei Santi a pubblicare il relativo decreto. Si tratta del miracolo compiuto per Valeria, una giovane del Costa Rica e studentessa universitaria a Firenze, che nel luglio del 2022 era caduta dalla bicicletta e finita in coma irreversibile. Al Careggi le diagnosticarono un trauma cranico molto grave, le speranze di vita erano azzerate. La mamma Liliana, sei giorni dopo, venne in Assisi, per raccomandare la figlia al beato Carlo e passò tutta la giornata inginocchiata davanti alla sua tomba. In serata le arrivò una telefonata dall'ospedale informandola del miglioramento improvviso e inspiegabile della figlia: Valeria aveva ripreso a respirare spontaneamente, il giorno dopo riprese a muoversi e parzialmente a parlare. A settembre, insieme alla mamma, Valeria è venuta ad Assisi per pregare sulla tomba di Carlo e ringraziare per il miracolo ricevuto.

Nel 2020, Acutis era già stato dichiarato beato dal Dicastero delle cause dei santi che aveva esaminato un altro suo miracolo, avvenuto nell'ottobre 2013 nella chiesa di San Sebastiano a Campo Grande, in Brasile: dopo avere toccato una reliquia del giovane, un pezzo di maglia appoggiato sul suo corpo, un bambino di sei anni di nome Matheus, che soffriva di una grave anomalia al pancreas, era completamente guarito.

«Siamo felici che il Papa abbia annunciato, insieme con tanti altri Santi, la canonizzazione del beato Carlo Acutis, i cui resti mortali sono conservati presso il Santuario della Spogliazione di Assisi. La data non è stata ancora determinata, ma siamo certi che il Santo Padre vorrà scegliere un'occasione significativa, immaginiamo nel prossimo anno giubilare, perché la testimonianza del nostro Carlo continui ad incidere sulle coscienze, specialmente dei giovani e degli adolescenti ma non solo, suscitando un grande amore per Gesù Eucaristia e un grande desiderio di santità sulle sue orme e quelle dei Santi a cui egli si è ispirato, in modo speciale Francesco d'Assisi», il commento del vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino, «in questi mesi la nostra Chiesa di Assisi farà del suo meglio per accogliere tanti pellegrini e devoti che si stanno moltiplicando nel mondo. Francesco e Carlo insieme sono un eccezionale team di annuncio del Vangelo, mostrando la verità di quanto il beato Carlo amava dire ai giovani: “Solo Gesù è capace di rendere originali e non fotocopie, riempiendo di gioia la nostra vita”». «Il libro che sto ripubblicando (Originali non fotocopie, Carlo Acutis e Francesco d'Assisi, Edizioni Francescane italiane) integrato e aumentato - aggiunge ancora monsignor Sorrentino - lo mostrerà in mondo convincente, ma più ancora lo mostrano i volti dei giovani e dei pellegrini che si affacciano nel nostro Santuario e dal contatto con i resti di Carlo e varcando la porta di Francesco si sentono spinti a rivedere la propria esistenza nella direzione del Vangelo. Questo luogo - conclude il vescovo - è diventato in poco tempo un vero vulcano in eruzione di grazia e santità».

 
 
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