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giovedì 13 novembre 2025
 
 

Carlo Conti, il 2014 mi renderà papà

07/01/2014  Il popolare conduttore, reduce dal grande successo di Tale e quale show, racconta la sua prossima paternità: "Il mio babbo è morto quando avevo 18 mesi. Per me sarà una bella sfida fare il padre, perché non ho figure di riferimento".

Carlo Conti con sua moglie Francesca Vaccaro
Carlo Conti con sua moglie Francesca Vaccaro

Un anno fantastico o, come dice Carlo Conti, 52 anni e volto amatissimo tra i conduttori televisivi: «Un altro anno da incorniciare». Ma ormai è dal 2006 che il bilancio è sempre positivo. Tra gli ottimi ascolti di L’eredità e Tale e quale show che ha ottenuto numeri da record (il 30% di share con 7 milioni di telespettatori), meglio di così non poteva andare. Ma senza consultare inutili oroscopi possiamo dire che il 2014 sarà davvero indimenticabile per il conduttore e sua moglie Francesca Vaccaro (42 anni): «Il 2013 ha portato la notizia dell’arrivo del nostro primogenito. Per me sarà davvero emozionante cimentarmi in questo nuovo ruolo di babbo».

Conti, fiorentino doc, chiarisce subito che così vorrà essere chiamato dal suo bambino: «Cercherò di farlo nascere e crescere a Firenze per fargli avere la giusta parlata...», scherza, «ma l’importante è che sia in salute». L’erede sarà un maschio e per Conti si profila una sfida avvincente: «Il mio babbo è morto quando avevo 18 mesi. Non ho una figura di riferimento alla quale potermi ispirare nel bene e nel male. Quando si diventa genitori si può prendere il meglio o il peggio, cercare di assomigliare o scegliere un’altra strada rispetto a chi ci ha messo al mondo. Per me non sarà così. È una figura tutta da inventare». Il piccolo Conti nascerà da un papà e una mamma che lavorano nel mondo dello spettacolo. Francesca è una costumista. Potrebbe rappresentare una difficoltà. Non per chi avrà un padre famoso, ma con i piedi per terra: «Sicuramente sarà sotto i riflettori sin da piccolino. Ma al di là di questo la vita mia e di Francesca è molto semplice. Facciamo le cose che fanno tutti, dal fare la spesa al supermercato all’andare al cinema. Cercheremo di fargli sentire e vivere il più possibile la normalità». Anche se l’arrivo di un bebè influisce molto sui ritmi di una famiglia, nulla spaventa il futuro papà: «Forse sarò un pochino più stanco se si sveglierà spesso la notte. Una delle mie forze è quella di riuscire a dormire molto, non so se manterrò tutte le energie che ho adesso sul lavoro. Ma sono fiducioso. Per la gioia avrò una marcia in più».

Conti ha raccontato in un libro (Io che..., Mondadori) la sua infanzia che è stata, nonostante la perdita del padre, molto felice: «Grazie alla forza di mia madre che si è rimboccata le maniche e non mi ha mai fatto sentire la mancanza della figura paterna. Ha tenuto vivo il calore della famiglia. Pur con mille sacrifici e sempre di corsa, non c’è stato giorno che la tavola non fosse apparecchiata. Pranzo e cena appuntamenti fissi per parlare e seguire i suoi insegnamenti e i suoi valori». Valori che Conti darà a suo figlio con naturalezza anche perché lui e Francesca hanno lo stesso modo di vedere la vita: «Cercherò di insegnargli l’onestà prima di tutto, il rispetto degli altri e di trasmettergli la fede e l’importanza della famiglia. Sono la base di tutto». E soprattutto trasmetterà al suo bambino una grande passione: «Quella per la vita che è un bene prezioso. Se ami la tua vita automaticamente avrai passione per le cose che fai». Una serenità che è sicuramente la chiave del suo successo: «È fondamentale nel lavoro. Per questo auguro a mio figlio di poter fare da grande quello che gli verrà dal cuore. Qualunque sarà il suo mestiere, se lo farà con passione, non sarà mai un sacrificio». Conti Junior, atteso e amato, nascerà in un clima di gioia e serenità. E avrà anche un punto fermo. Cosa che, educativamente parlando, male non fa: potrà tenere a una squadra diversa dalla Fiorentina? «Mio figlio? Penso proprio di no!».

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