Quel volpone di Carlo Conti ha fatto sua la lezione imparata sulla sua pelle da Fabio Fazio: rifare tale e quale un Sanremo che ha avuto successo l'anno successivo non è una buona idea. Quindi ha mantenuto la formula dell'anno scorso per i cantanti in gara, un abile mix tra nomi di richiamo tra i giovani (dai Dear Jack a Lorenzo Fragola ad Annalisa) ed altri in grado di catturare la curiosità del pubblico più in là con gli anni (Patty Pravo, Enrico Ruggeri, gli Stadio).
Ma poi ha inserito robusti cambiamenti: dal ritorno del Dopofestival condotto dai mattatori di "Quelli che il calcio" Nicola Savino e la Gialappa's band, alla scelta dei "valletti" o come vogliamo chiamarli che lo affiancheranno: Virginia Raffaele, la bravissima comica-imitatrice già vista nella scorsa edizione nei panni di una strepitosa Ornella Vanoni, l'attrice romena Madalina Ghenea lanciata dal film "Youth" di Paolo Sorrentino e Gabriel Garko, il bel tenebroso di tante fiction Mediaset.
Nella tradizionale conferenza stampa di presentazione del Festival (in programma al Teatro Ariston dal 9 al 13 febbraio), Conti ha confermato che tra gli ospiti italiani ci saranno «Laura Pausini, Eros Ramazzotti, i Pooh con Riccardo Fogli e Renato Zero. E faremo di tutto, dopo la campagna social, per avere anche Cristina D'Avena. Sugli ospiti internazionali stiamo lavorando», avverte, promettendo però «qualche bel nome musicale, con un'attenzione particolare ai brani del momento, e qualche attore/attrice con cui fare una chiacchierata come successe l'anno scorso con Charlize Theron e Will Smith». La superstar di quest'anno potrebbe essere Nicole Kidman.
Il meccanismo del Festival (i cui costi, 16 milioni, sono in linea con quelli del 2015, con una previsione di saldo positivo di 4 milioni) ricalcherà quello dello scorso anno. L'unica variante ci sarà il venerdì, dedicato alle cover, quando verranno comunicate le ultime 5 canzoni in gara. Una, grazie al televoto, sarà ripescata per la finale di sabato. Un'attenzione particolare, dopo i fatti di Parigi, sarà posta sulla sicurezza, con l'aumento dei controlli e l'accesso all'Ariston possibile solo con biglietti nominali. Sugli ascolti, il direttore di Rai1 Giancarlo Leone non si sbilancia troppo: «Negli ultimi dieci anni lo share ha oscillato tra il 35% e il 48%: auguro al festival 2016 di collocarsi a metà strada, intorno al 42-43%. Sarebbe un grande risultato».