È sopravvissuto alla moglie, Marina Lante della Rovere, meno di due mesi. Carlo Ripa di Meana, 88 anni, è morto a Roma in ospedale. Il figlio Andrea, che ha dato la notizia, lo ha subito ricordato come un «uomo politico e di cultura socialista e ambientalista, parlamentare, ministro della Repubblica, presidente della Biennale del Dissenso e di Italia Nostra». Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali è subito intervenuto dicendo che «è una giornata dolorosa per il mondo della cultura italiana».
Carlo Ripa di Meana, nato a Pietrasanta, in Toscana, il 15 agosto 1929, era il secondo di sette fratelli. Il padre faceva parte della famiglia dei marchesi di Meana, mentre sua madre, Fulvia Schanzer era figlia del parlamentare e ministro giolittiano Carlo Schanzer. Negli anni Cinquanta si era avvicinato al partito comunista, poi alle idee socialiste fino a essere eletto, nelle regionali del 1970 in Lombardia, consigliere del partito socialista.
Dal 1974 al 1979 fu presidente della Biennale di Venezia, poi eurodeputato e, nel 1985, Commissario europeo alla cultura e all'ambiente. Nel 1982 aveva sposato Marina Lante della Rovere. Un rito civile cui avevano fatto da testimoni Alberto Moravia, Goffredo Parise e Bettino Craxi.
Nel giugno 1992 fu nominato ministro dell'Ambiente nel governo Amato, ma si dimise nove mesi dopo in disaccordo con il decreto di quel Governo che depenalizzava il finanziamento illecito ai partiti.
A metà degli anni Novanta si riavvicinò alla politica con i Verdi di cui fu portavoce nazionale ed europarlamentare fino al giugno del 1999. Da quel momento il suo impegno per l’ambiente occupò la sua attenzione fino a diventare presidente di Italia Nostra.