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Cartocci: «Quella tassa agiva anche sui "soliti ignoti"»

09/08/2013 

Per Roberto Cartocci, ordinario di Scienza della politica all’Università di Bologna, il dibattito politico sulla soppressione dell’Imu che rischia di fare andare a gambe all’aria il governo Letta è un falso problema.
Sarà anche un falso problema ma intanto il ministro Saccomanni ha presentato un dossier con nove proposte alternative sulla materia. Il Parlamento intero si divide su come e quando agire. E il Pdl minaccia la crisi in caso di mancata soppressione.
“Tanto per iniziare c’è un problema di tenuta dei conti pubblici. Lo Stato dovrebbe reperire dai quattro ai 2,4 miliardi. Dove li andiamo aprendere? Dovremmo mettere una tassa per aver cancellato una tassa”.
E infatti lo stesso ministro Saccomanno è incerto sulla fattibilità dell’operazione.
“Questa cosa dell’Imu è imbarazzante non solo per motivi contabili legati al bilancio pubblico. Perché l’Imu è una tassa patrimoniale che ha degli effetti correttivi sull’Irpef”.
In che senso correttivi?
“Per capirlo bisogna partire dalla differenza tra Imu, la tassa sugli immobili, che è sostanzialmente una tassa patrimoniale e l’Irpef, che invece agisce solo sui percettori di reddito”.
I contribuenti sono gli stessi?
“In uno Paese come l’Italia no. I contribuenti dellì’Irpef sono sempre gli stessi, dai più poveri ai più ricchi. Nell’universo Irpef, un universo facilmente individuabile dal fisco, i nabbabbi al massimo sono i medici ospedalieri, i grand commis e i generali di Corpo d’Armata”.
E i contribuenti dell’Imu sono diversi?
“Con l’Imu, che è una tassa indipendente rispetto all’Irpef, i contribuenti vengono individuati con altri criteri, con l’eventualità che si arrivi anche ad altri tipi di ricchi, solitamente nascosti e invisibili. Non si tratta solo di evasori o non evasori. Qui si prala proprio di criteri di tassazione. Se con l’Irpef viene tassato chi lavora o percepisce un reddito, con l’Imu si parla anche di proprietari immobiliari, quelli che vivono di rendita e non hanno un reddito alto, o magari nessun reddito ma una rendita in nero, gli evasori. L’Imu insomma prende soldi non solo dalle solite tasche. E invece si insiste su questa mistica dell’Imu prima tassa che colpisce i ceti popolari”

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