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lunedì 16 settembre 2024
 
Caso Alpi
 

Caso Alpi, via il segreto di Stato

20/03/2014  L'annuncio del sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Sesa Amici: il Governo toglierà il velo dai documenti "coperti" realtivi al caso della giornalista uccisa nel 1994.

“Credo sia arrivato il momento dopo 20 anni di togliere la secretazione sul caso di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Crediamo che lo si debba alla loro memoria e alla richiesta giustizia che deve tutelare sempre i propri cittadini”.  Potrebbe essere, forse sarà, una dichiarazione storica quella del sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Sesa Amici.  Perché potrebbe essere il varco per far passare la verità del caso Alpi.
La commemorazione dell’inviata del Tg3 e dell’operatore tv Miran Hrovatin che si è svolta oggi alla Camera non è dunque stata soltanto una cerimonia. Il Governo ha infatti deciso di togliere il segreto di Stato sugli atti “coperti”. “Abbiamo il dovere morale e politico di farlo - ha concluso Amici - E di corrispondere alla richiesta di verità e giustizia. Il governo è molto impegnato ad attivare le procedure su questo fronte.”

A preparare la strada a questo provvedimento è stata l’iniziativa presa ieri dalla Presidente  della Camera Laura Boldrini, che nel corso di un incontro con la madre della giornalista uccisa e con il ministro degli esteri Federica Magherini ha accolto una richiesta dell’associazione articolo 21. Boldrini aveva dunque chiesto formalmente al Presidente del Consiglio, al Procuratore Nazionale Antimafia e agli altri soggetti coinvolti nelle indagini di favorire la desecretazione.  Oggi, dunque, la risposta. "Accolgo con grande favore l'annuncio del governo di recepire immediatamente la mia richiesta"  ha commentato Boldrini su Twitter e Facebook. “È un segnale importante contro il muro di silenzio”. La procura di Roma ha annunciato che acquisirà gli atti utili relativi ai due omicidi.

Ilaria Alpi fu uccisa nel 1994 mentre si trovava a Mogadiscio come inviata del Tg3 per seguire la guerra civile somala e indagare su un traffico d’armi di rifiuti tossici illegali. Nel novembre precedente era stato ucciso, sempre in Somalia ed in circostanze misteriose, il sottufficiale del sismi Vincenzo Li Causi, informatore della stessa Alpi sul traffico illecito di scorie tossiche nel paese africano.  

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