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mercoledì 06 novembre 2024
 
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Caso Mutti: è acqua "passata"

20/03/2014  Una delle più ricercate aziende sul mercato delle polpe di pomodoro si è "aperta" a un'analisi condotta dal Wwf con il sostegno dell'Università della Tuscia per studiare i propri consumi idrici.

Nel 2010 Mutti, azienda leader di mercato nella produzione di concentrato, passata e polpa di pomodoro, con il WWF Italia e il sostegno dell’Università della Tuscia, ha effettuato l’analisi dei consumi idrici della propria produzione, utilizzando come indicatore di sostenibilità l’impronta idrica, dalla coltivazione dei pomodori al confezionamento del prodotto finito. I risultati mostrano come l’impronta idrica dell’approvvigionamento delle materie prime rappresenti il 98% del totale, con il ruolo predominante (84%) della coltivazione del pomodoro. L’azienda si è volontariamente impegnata quindi in un progetto di riduzione dell’impronta idrica (-3% entro il 2015) attraverso misure per migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’irrigazione (riducendo l’acqua blu, che costituisce il 35% dell’impronta della fase agricola) e per ridurre l’uso di fertilizzanti (riducendo l’acqua grigia, che costituisce il 50% dell’impronta della fase agricola). Il progetto coinvolge tutta la filiera agricola in un percorso concreto a favore dell’ambiente (http://www.mutti-parma.com/wwf#).

Con le aziende agricole fornitrici è stata avviata, e viene annualmente ampliata, una sperimentazione di un innovativo servizio di gestione dell’irrigazione con l’obiettivo di limitare l’uso di acqua ai soli volumi e periodi necessari. Grazie a  strumenti di monitoraggio dell’umidità del terreno è stato possibile valutare le esatte esigenze di irrigazione del pomodoro, risparmiando in media il 14% dell’acqua. In parallelo a questa attività, viene svolta una sperimentazione finalizzata a comparare differenti  metodi di irrigazione e sistemi di fertilizzazione, sempre con lo scopo di ridurre ed ottimizzare gli apporti.      L’esperienza di Mutti dimostra come attraverso tecnologie e investimenti mirati sia possibile ridurre l’impatto ambientale di un settore strategico come quello agricolo. A livello globale le aziende italiane possono essere competitive solo se puntano su caratteristiche di identità ed eccellenza. Mutti rappresenta un esempio virtuoso poiché sta aumentando il livello di eccellenza delle proprie produzioni rendendole sempre più coerenti a obiettivi ambientali misurabili e tangibili, un’assunzione di responsabilità su questioni ambientali che sono di carattere globale ma che dipendono dalle scelte individuali e imprenditoriali.

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