Silvio Berlusconi in un'immagine di archivio. Foto Ansa.
Assolto. Stando a quanto deciso dai giudici della seconda Corte d'Appello di Milano Silvio Berlusconi non ha fatto pressioni sui funzionari della Questura per
ottenere il rilascio di Ruby, dunque non è colpevole di concussione, né ha commesso nessun reato che possa esser ricondotto alla prostituzione minorile. Per entrambi i
capi di imputazione, un anno fa circa, in primo grado, l'ex premier era stato
condannato a 7 anni.
Nel dettaglio: Berlusconi è stato assolto dal reato di
concussione «perché il fatto non sussiste» e dal reato di prostituzione minorile «perché il fatto non costituisce
reato». Esulta l'avvocato difensore Franco Coppi: una
sentenza «che va oltre le più rosee previsioni». Esultanza in
Forza Italia. Renato Brunetta, in particolar modo, ha chiesto una commissione d'inchiesta «sul golpe
del 2011». Berlusconi ha lasciato la Sacra Famiglia di Cesano
Boscone senza rilasciare dichiarazioni.
Karima El Mahroug, detta Ruby, la giovane ragazza marocchina al centro dell'inchiesta . Foto Ansa.
Uno dei motivi per cui Silvio
Berlusconi è stato assolto dal reato di prostituzione
minorile «perché il fatto non costituisce reato» potrebbe
essere che l'ex premier non era a conoscenza che Ruby fosse
minorenne, ha spiegato l'avvocato Franco Coppi, chiarendo
che questa «era una delle tesi» della difesa, ma anche che
bisognerà attendere le motivazioni. L'assoluzione dalla
concussione «perché il fatto non sussiste», invece, secondo
il legale «è più semplice, il fatto è inesistente».
Silvio Berlusconi in un'immagine di archivio. Foto Ansa.
«Sono profondamente commosso: solo coloro che mi sono stati
vicini in questi anni sanno quello che ho sofferto per
un'accusa ingiusta e infamante». Così il leader di Forza
Italia, Silvio Berlusconi, ha commentato in una nota la sentenza
che l'ha visto assolto in secondo grado nel processo Ruby. «Per
questo - ha aggiunto - il mio primo pensiero oggi va ai miei
affetti più cari, che hanno sofferto con me anni di
aggressione mediatica, di pettegolezzi, di calunnie, e che
mi sono stati accanto con serenità e affetto ineguagliabili».
Nel dirsi «commosso»,
Silvio Berlusconi ha anche rivolto un pensiero «ai tanti, tantissimi amici,
collaboratori, sostenitori, e soprattutto ai milioni di
italiani che hanno continuato a credere nelle nostre
battaglie politiche e a starmi vicino nonostante tutti i
tentativi di infangare il mio nome e la mia onorabilità. È
grazie a loro che ho potuto resistere, sul
piano umano e sul piano politico».
«Un caloroso ringraziamento ai miei avvocati», ha aggiunto il Cavaliere: «al professor
Coppi, all'avvocato Dinacci, all'avvocato Ghedini e all'avvocato Longo
che hanno saputo fare il loro lavoro non soltanto con
altissima professionalità e competenza, ma anche con quella
passione civile, con quella sensibilità umana, con quella
sete di verità che hanno dato ancora più valore al loro
eccellente lavoro.
Un pensiero di rispetto va poi alla Magistratura, che ha
dato oggi una conferma di quello che ho sempre asserito:
ovvero che la grande maggioranza dei magistrati italiani fa
il proprio lavoro silenziosamente, con equilibrio e rigore
ammirevoli».
«Da oggi», si leggeva infine nella nota firmata da Silvio Berlusconi,«possiamo andare avanti con più serenità. Il
percorso politico di Forza Italia non cambia. Credo che
questo sia nell'interesse dell'Italia, della democrazia,
della libertà».