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martedì 08 ottobre 2024
 
 

Cattolici, ritorno al prepolitico

09/08/2014 

E’ fuorviante limitarsi a paragonare la route nazionale degli scout con il Meeting di Comunione e liberazione per compilare le pagelle del “chi sale e chi scende”: ieri Rimini, oggi San Rossore, per via della partecipazione del premier, di ministri e di alte cariche dello Stato che surclassa la lista degli inviti alla kermesse del movimento di Carron.In realtà lo spirito della presenza di Renzi e degli altri politici al raduno dell’Agesci ha più il significato di un’appartenenza e di una testimonianza, diversamente dal Meeting e dalla sua tradizionale passerella di politici di ogni estrazione sociale, ideologica e culturale, da Maroni a Monti a Letta Bersani. Anzi, spesso al Meeting l’appartenenza non è considerata: molti esponenti dichiaratamente legati a Cl non sono invitati o scelgono volontariamente un basso profilo. Ad ogni modo, anche se Renzi non ci andrà, a Rimini sarà presente in gran quantità il “renzismo”, a cominciare da due imprenditori come Oscar Farinetti e Brunello Cucinelli.

Meglio ragionare sul significato squisitamente prepolitico della route di questi trentamila giovani. E’ questa la novità della partecipazione dei ministri, del premier e delle cariche istituzionali alla route: l’approdo di ex scout che si raccontano ai ragazzi che hanno fatto la loro stessa esperienza e che forse un giorno prenderanno il loro testimone, cercando di mettere in pratica quei valori evangelici e solidaristici che hanno abbracciato. Il ministro della Difesa Pinotti ha sempre dichiarato che la sua unica formazione politica non è avvenuta dentro sezioni o master ma dentro gli scout: “che sono una scuola di leadership, perché impari come gestire il gruppo”.

Lo storico Galli della Loggia ha detto che in Renzi c’è “una versione di cattolicesimo efficiente e compassionevole, simpatico e semplice, che oggi nell’epoca di papa Francesco, è forse il solo cattolicesimo politicamente declinabile e spendibile”. Definizione riduttiva, oltre al fatto che ci sono molte altre forme di cattolicesimo politico. Ma quella degli scout, con la loro sete di conoscenza, la loro energia giovanile, il loro spirito solidaristico ed evangelico è certamente un modo per rianimare quel ritorno al prepolitico di cui si è molto sentita la mancanza negli anni della tormentata Seconda Repubblica. Un’epoca non ancora chiusa dove nei cattolici ha prevalso più la logica di appartenenza partitica che l’adesione ai valori dell’accoglienza evangelica e di altre questioni care ai credenti, come quelle etiche.

Multimedia
Le foto della Route nazionale
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