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Cauteruccio: "Insieme per l'ambiente"

09/09/2019  A Cefalù, ospiti del vescovo Giuseppe Marciante, il XIV Forum sull'ambiente. "Le nuove generazioni sono di stimolo agli adulti. Dalla crisi ambientale anche la possibilità di nuove professionalità". Parla Alfonso Cauteruccio, officiale della Segreteria generale del Sinodo dei vescovi

Ambiente, giovani e lavoro. Il tema scelto per il  XIV Forum dell’informazione cattolica per la custodia del creato mette insieme tre filoni intimamente connessi: «C’è una emergenza, soprattutto per quanto riguarda il clima, che richiede l’azione di tutti», spiega Alfonso Cauteruccio (a sinistra nella foto), “anima” del Forum e officiale della Segreteria generale del Sinodo dei vescovi.

In che senso il tema ambientale riguarda tutti?

«Riguarda gli adulti, perché sono loro che detengono le “chiavi” del potere. E riguarda i giovani  e i giovanissimi che possono dare stimolo e supporto alle azioni di chi è più grande. L’ecologia integrale, di cui parla papa Francesco, non è rivolta solo ad alcuni settori e ad alcune fasce d’età. Però è vero che, sull’ambiente le nuove generazioni hanno un ruolo determinante. È importante che i giovani si formino e studino su questo tema sul quale si gioca il futuro del pianeta».

Avete messo insieme anche il lavoro. Perché?

«Perché questo settore offrirà molti posti di lavoro. La causa ambientale non sarà solo un interesse, ma anche un impiego. Tante nuove professionalità saranno generate dalla crisi ambientale».

Il Sinodo sull’Amazzonia è ormai alle porte. Cosa si aspetta?

«Mi aspetto che sia un momento di grande confronto e di grande dialogo costruttivo. Spero che alla ecologia integrale sia data ancora più consistenza e sostanza perché l’Amazzonia rappresenta un laboratorio di questa ecologia integrale. I popoli indigeni sono intimamente connessi alla foresta perché questa rappresenta la loro casa e sono un tutt’uno con questo habitat. Questo può far capire in modo concreto la valenza dell’ecologia integrale. Un tema che riguarda tutta l’umanità. Come diceva il cardinale Hummes, “siamo tutti Amazzonia”.  E poi mi aspetto soluzioni anche di tipo pastorale perché le chiedono le Chiese locali. È vero che c’è più coscienza su questi temi. La Laduato si’ ha generato grandi discussioni e riflessioni e sono nate nuove conoscenze, ci sono frati climatologi, cosa impensabile fino a poco tempo fa, per esempio. All’interno della chiesa si sta approfondendo un tema che ci pone domande sia a livello di fede che di operatività».

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