Colpo di scena in extremis alla conferenza stampa della Rai per presentare il regolamento del 62° Festival di Sanremo, in programma dal 14 al 18 febbraio 2012 : Gianmarco Mazzi, il direttore artistico, materializza un cilindro, ne estrae un enorme coniglio bianco e, dopo un filmato inquietante del Molleggiato nel solito panorama
apocalittico, annuncia che Adriano Celentano sarà al Festival 2012 .
Ecco un video di Adriano Celentano a Sanremo del 1968, con il brano Canzone , scritto da Don Backy.
VIDEO
I giornalisti delle più
importanti testate aspettavano novità, anticipazioni sul cast , pendevano
dalle labbra del direttore di Raiuno, Mazza, reduce dalle provocazioni
di Fiorello “benedette” dall’Auditel, di Gianmarco Mazzi, gradito alla destra, e giunto al fatidico settimo anno,
quello di solito della crisi, e di un rassicurante Gianni Morandi che,
con la sua competenza e l’ascendente guadagnati sul campo in cinquanta
anni di favolosa carriera, un anno fa è riuscito a scovare alcune belle
canzoni che hanno persino fatto controtendenza, vendendo tanti dischi.
Le
solite - troppe - cinque serate, quattordici “artisti” (gli ex big), otto
giovani promesse e il coinvolgimento attivo del social network Facebook .
Niente di esaltante, quindi, sino a quando Gianmarco Mazzi ha annunciato
il ritorno del Molleggiato sul palco dell'Ariston.
In che veste?
L’ospite di una sera? Il concorrente? Risponde monsieur le Festival : «Vi
posso solo raccontare quello che è accaduto: un giorno dei primi di
dicembre Adriano mi telefona e mi chiede di accompagnarlo a Genova dove
si deve esibire con Beppe Grillo. Durante il viaggio butto lì: "Adriano perché non vieni a Sanremo?" E lui:
"È lontano da Genova?". Vicinissimo, rispondo subito. Lui ci pensa un
po’ (tutti sanno come Adriano usi sapientemente le pause), poi mi
sorprende con un “Va bene, ma le condizioni le detto io: nessuno, ma
proprio nessuno, deve sapere niente. Io ammiro Adriano, è coraggioso, rischia sempre del suo e il suo ultimo
disco è coraggioso, mi ha conquistato. Così ho
rispettato la sua volontà e voi lo apprendete in questo momento,
proprio come Morandi e il direttore Mazza».
Con un’interpretazione degna dell’Oscar i due “Ignari” recitano la scena
madre mostrando un dignitoso ma contenuto stupore.
Ora io sento odore di bufala . Il disco che Celentano
ha pubblicato recentemente, Facciamo finta che sia vero , almeno a mio
parere, non è dei suoi migliori e il mercato sembra gradirlo poco. Il
Molleggiato, inoltre, non è nemmeno andato a presentarlo alla stampa,
mandando Claudia Mori a farne le veci. Francamente il “coraggio” di
Adriano è da tempo latitante. Non vuol parlare con nessuno, quando gli
gira storto scrive lettere farneticanti ai principali quotidiani
italiani che regolarmente il giorno dopo fanno le pulci alla sua
sintassi un po’ precaria.
Mi risulta che la famiglia sia in contenzioso con la Rai per questioni
di fiction non realizzate dalla produzione della Mor (azzardo: che sia
la soluzione di questo problema il baratto con la sua presenza al
Festival?) . Ma aggiungo che per di più Adriano è del tutto incontrollabile. Mazzi, che l’ha accompagnato a Genova, non l’ha sentito:
oltre al solito stonato Ragazzo della via Gluck , ha giocato la carta
del “sono con voi": «I ragazzi sono schiavi degli immobiliaristi, degli
imprenditori, degli industriali che quando perdono un centesimo di
profitto non hanno scrupolo a lasciare a casa migliaia di operai».
Quindi dal PalaCep di Genova, dove si teneva una serata per raccogliere
fondi per gli alluvionati, ha concluso con l’invettiva: «Non potete
sognare per la destra corrotta colpevole di avere massacrato l’Italia e
per la sinistra che quanto a corruzione non ha niente da invidiare
alla destra».
E se sul palco dell’Ariston Adriano cadesse nella tentazione di recitare
il ruolo dell’indignato speciale (perché col conto in banca è facile
fare il tribuno e farsi osannare)? Con Adriano ho avuto momenti di vera
amicizia ma anche incomprensibili screzi, perciò mi va di dirgli la
verità: amico mio, tu o chi per te aveva inventato quel mondo diviso in
due, o era rock o era lento.
Non è ora che ti ribelli al torpore della tua indignata lentezza e
ridiventi rock? Proprio com’era l’Adriano che piaceva a tutti.