Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
sabato 24 maggio 2025
 
 

Cellulari, paure esagerate ma...

01/07/2011  Il Consiglio d'Europa insiste sul "principio di precauzione", ma dati certi sulla pericolosità dei cellulari non ce ne sono. Il parere dell'Oms.

Dal Consiglio d'Europa, un'istituzione della Ue, è arrivata una proposta che fa discutere: vietare apparecchi Wi-Fi, cellulari e cordless nelle scuole, in quanto potrebbero essere pericolosi per la salute dei più giovani Il ministro Renato Brunetta, invece, annuncia l'allestimento di hot-spot Wi-Fi nelle scuole italiane, forte del fatto che non esiste al momento alcuna certezza scientifica sui danni alla salute dei campi elettromagnetici a radiofrequenza generati dai sistemi wireless.  

     Un gruppo di 34 esperti dell'Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro dell'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha terrorizzato tutti sostenendo che i cellulari “potrebbero causare il cancro”, ma sottolineando allo stesso tempo la necessità di nuovi studi. I produttori assicurano che finanzieranno studi indipendenti e sottolineano che la classificazione fissa il rischio al livello 3 su una scala di 5: un livello che “contiene altre sostanze di uso comune come ad esempio il caffè e i sottaceti”.

     Anche l'Istituto Superiore di Sanità sottolinea la necessità di studi ulteriori: quello più importante si chiama Cosmos, coinvolge 250 mila persone in tutta Europa, e dovrebbe riuscire a superare tutte le limitazioni dei precedenti. Nel frattempo le raccomandazioni di limitare l'uso del telefonino sono più che altro a scopo precauzionale, perché solo l'Oms può dare indicazioni di salute pubblica, e lo farà probabilmente tra due anni in un volume apposito sulle radiofrequenze.

     Per avere un'idea precisa della pericolosità dell'uso del telefonino serve tempo, infatti, perché non abbiamo finora un campione di popolazione che lo ha usato in maniera massiccia per un periodo lungo e, inoltre, la tecnologia evolve rapidamente e così potrebbe cambiare la pericolosità degli apparecchi.  

      Nell'attesa come dobbiamo comportarci? Telefonate brevi, telefonino lontano da organi vitali e  l'uso dell'auricolare sono misure precauzionali, ricordandoci che l'apparecchio emette onde anche da spento. Il Consiglio d'Europa, attraverso il Comitato sull'Ambiente, l'Agricoltura e gli Affari Regionali e Locali, ha approvato un documento dal titolo La vita delle persone è più importante della possibilità di comunicare, nel quale, appellandosi al principio di precauzione, ha ritenuto doveroso non attendere l'esito certo sui possibili danni delle radiazioni non ionizzanti emesse da questi dispositivi. "Bisogna rispettare il principio di precauzione e revisionare i limiti correnti all'esposizione - si legge nel documento - aspettare prove certe potrebbe portare a grandi costi per la salute, come successo in passato per l'amianto, il fumo delle sigarette o il piombo nella benzina".  

     In Italia esiste già una  normativa riguardante l'uso dei cellulari nelle scuole che prevede di regolamentarne l'uso, per ovvi motivi di rispetto verso insegnanti e alunni e per un corretto svolgimento della didattica, con espresso divieto di utilizzo durante l'orario delle lezioni: in base a questa direttiva gli Istituti Scolastici devono inserire nel  regolamento d'Istituto le regole in merito all'utilizzo dei cellulari e alle relative sanzioni disciplinari.  

     In treno il loro uso è diventato talmente frequente da costringere le Ferrovie in numerosi paesi del Nord Europa, come Danimarca e Svizzera, a creare “carrozze del silenzio” dove sono banditi cellulari e conversazioni ad alta voce. Anche nelle chiese l'impiego dei telefonini è diventato oggetto di regolamentazione e, anche se non si conosce ancora la loro pericolosità, una certezza c'è, come si legge in una chiesa di Bevagna (Perugia): “Attenzione, abbiamo saputo con assoluta certezza, che Dio non usa il cellulare per comunicare con voi, quindi spegnetelo”.

WhatsApp logo
Segui il nostro canale WhatsApp
Notizie di valore, nessuno spam.
ISCRIVITI
Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo