Maternitè di Modigliani, La Belle Jardinière di Raffaello, Madame Monet e suo figlio di Monet sono alcune delle celebri opere d’arte che verranno messe in mostra dal 12 al 18 dicembre in corso Vittorio Emanuele, nei pressi di Piazza San Carlo, a Milano grazie a Cesvi.
Peculiare sarà l’allestimento di queste opere, dedicate alla maternità. Su ogni pannello, infatti, la figura della madre o del bambino verrà sostituita da una sagoma bianca, un vero e proprio ‘vuoto’, che simboleggia la fine di un legame speciale e mira a sensibilizzare il pubblico sulla mancanza incolmabile causata dalla morte di una madre o di un bambino.
La mostra “Vuoto” nasce nell’ambito della campagna “Salva i bambini, regala vita alle mamme”, con cui Cesvi rafforza il suo impegno a fianco di mamme e bambini, promuovendo il diritto alla salute e riducendo la denutrizione, in particolare in 4 Paesi in cui l’organizzazione è presente: Zimbabwe, Myanmar, Somalia e Libano.
«Troppe mamme e bambini muoiono ogni giorno», dichiara Daniela Bernacchi, amministratore delegato Cesvi, «c’è ancora molto da fare affinché, come previsto dal terzo Obiettivo di Sviluppo Sostenibile, i tassi elevati di mortalità materno-infantile diminuiscano anche nei Paesi dove l’accesso alle cure sanitarie non è garantito a tutti. Molte morti potrebbero essere evitate implementando interventi essenziali per la salute materno-infantile: è questo l’obiettivo dei nostri progetti in Somalia, Zimbabwe, Libano e Myanmar, dove avere un figlio vuol dire ancora rischiare la vita».
L’inaugurazione della mostra “Vuoto”, fruibile liberamente per chiunque lo desideri, sarà lunedì 12 dicembre alle ore 11.30 in Corso Vittorio Emanuele. Philippe Daverio, noto storico dell’arte, e Daniela Bernacchi, Amministratore delegato Cesvi, condurranno una visita guidata gratuita durante la quale sarà possibile approfondire il tema della salute materno-infantile, dal punto di vista dell’arte e della solidarietà.
La campagna solidale
A supporto della campagna è attivo un numero solidale: inviando un SMS o chiamando da rete fissa il 45519 dal 4 al 17 dicembre, è possibile sostenere Cesvi nelle azioni messe in campo in questi 4 angoli di mondo a tutela della salute di mamme e bambini.
Nel 2015 oltre 300.000 donne nel mondo sono morte per cause legate alla gravidanza o al parto. Nello stesso anno, 5.9 milioni di bambini, circa 16.000 al giorno, sono morti prima di aver raggiunto i 5 anni di età (OMS). Tra le principali cause di morte ci sono le complicazioni legate al parto e circa il 45% dei decessi infantili sono legati alla malnutrizione (OMS). La malnutrizione, infatti, uccide ancora circa 3,1 milioni di bambini l’anno (GHI 2016) e ogni anno circa 30 milioni di bambini nascono con indici alterati di crescita a causa della malnutrizione della mamma durante la gravidanza. Tra le gravi cause che mettono a rischio la salute di mamme e bambini ci sono anche l’HIV/AIDS, che nel 2015 ha causato la morte di 110.000 bambini (UNAIDS), e la malaria, che lo scorso anno ha causato circa 306.000 vittime tra i bambini sotto i 5 anni di età, particolarmente vulnerabili alla malattia (OMS).