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martedì 25 marzo 2025
 
 

Chailly e Bollani, la strana coppia

31/03/2012  Il grande direttore d'orchestra e il pianista jazz rinnovano il fortunato sodalizio per dare vita a una effervescente interpretazione dei "Suoni degli anni '30".

C’è chi la chiama la “strana coppia”: Riccardo Chailly, grande direttore d’orchestra che ama il jazz, e Stefano Bollani, grande pianista jazz che ogni tanto veste “classico”, sono di nuovo insieme. L’occasione è data da una serie di concerti pubblici e dal disco Decca Sounds of the 30s (suoni degli anni ’30), con musiche di Maurice Ravel (il meraviglioso Concerto in Sol che li ha riuniti), Weill, De Sabata, Stravinsky (interpretati da soli). «A Lispia abbiamo avuto 10.000 spettatori per un concerto in piazza», ci ha detto Chailly: e nel filmato ammiriamo il direttore sul podio del Tango di Stravinsky alla testa della straordinaria Orchestra del Gewandhaus.

Al maestro milanese abbiamo chiesto come mai abbia voluto riscoprire la dimensione di compositore di De Sabata, che fu sommo direttore d’orchestra. Ci ha risposto: «Dirigo la suite de Le mille e una notte, un balletto dato alla Scala. De Sabata frequentava autori come Stravinsky e Ravel, e quindi in questa pagina il suo stile personalissimo di compositore assorbe anche l’esperienza dell’interprete. È una grande partitura».

Mentre Bollani è sempre più infervorato nella sua nuova esperienza, alle prese con un mondo diverso: «Il gesto di un jazzista è più delicato di quello di un interprete classico. Io mi sforzo molto, ma non esce tantissimo suono. Però la mia esperienza, la mia sensibilità, unita alla bravura di Chailly, ci hanno permesso di trovare nuovi modi di suonare Ravel. Del resto io ascolto sempre con attenzioni i grandi ed i piccoli del passato. Non voglio imitare, ma capire». E del sommo compositore dice:

Come jazzista ovviamente si sente un poco prigioniero delle note. Cerca l’improvvisazione: «Io non riuscirei a suonare tutte le sere le stesse note o per esempio fare il bassista dei Rolling Stones. Sono abituato col jazz» . Ma ora la chiamano anche le grandi orchestre: «Sì, a giugno sarò a Roma a Santa Cecilia con Daniel Harding». La strana coppia invece sarà a metà aprile alla Scala per quattro concerti. «E la serata Gershwin del 21 aprile sarà trasmessa in diretta in migliaia di cinema di tutto il mondo!».

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