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lunedì 16 settembre 2024
 
 

Al cinema a sentire Verdi e Chailly

11/02/2013  Il concerto della Filarmonica della Scala dedicato al compositore italiano sarà trasmesso in diretta in molte sale cinematografiche: un omaggio tutt'altro che scontato.

“Giuseppe Verdi? Un compositore che va sottopelle. Verdi è un genio globale e il suo percorso artistico è segnato da una crescita costante: non esiste un “Verdi minore”. Così parla Riccardo Chailly prima del grande concerto dell’11 febbraio alla testa della Filarmonica della Scala, con il quale orchestra e direttore celebreranno i 200 anni dalla nascita del sommo. Una grande occasione che in molti potranno seguire “in diretta”. Non in televisione o in radio: ma al cinema. La Filarmonica della Scala ha infatti dato vita a MusicEmotion, una serie di riprese dei concerti che saranno proiettate (in questo caso “in diretta”) in un circuito cinematografico italiano. Per trovare il cinema più vicino basta andare sul sito www.filarmonica.it.

Verdi e Riccardo Chailly non potevano però dare vita a un sodalizio scontato,
anche sulla base di un bellissimo Cd Decca da poche settimane in vendita, Viva Verdi. Ecco un momento delle prove di registrazione de La forza del destino:

Oltre alle pagine famosissime, il programma dell’orchestra scaligera e del direttore milanese portano alla scoperta di quel Verdi meno noto che può riservare grandi sorprese.  “In questo anno di celebrazioni ho scelto di dirigere poco Verdi, due concerti in tutto e un Requiem a Dresda con la mia orchestra del Gewandhaus: ma ho preferito trovare qualche cosa che non si esegue mai”. Ecco dunque la chicca delle Arie da balletto dalla Jérusalem (incise in disco e ora eseguite dal vivo, con tutta probabilità per la prima volta alla Scala). “Chi ascolterà il concerto dal vivo e chi lo seguirà al cinema  - conclude Chailly - sarà trasportato in un turbine melodico emozionante ed avvincente!”.

Questo è un frammento della sinfonia da Nabucco:



Ed Ernesto Schiavi, direttore artistico della Filarmonica, sottolinea: “La stagione della nostra orchestra non poteva rendere omaggio a Verdi. Abbiamo trovato qualche cosa di unico”.

 
 
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