Contro la pandemia della paura, la Spiritherapy: un percorso di conoscenza di sé e di guarigione dell’anima seguito da migliaia di persone in molti paesi nel mondo. Ne parlerà a Sulla Via di Damasco, domenica 22 maggio, ore 8.40, su Rai Due, Chiara Amirante, fondatrice e presidente di “Nuovi Orizzonti”, ospite di Eva Crosetta, per una puntata che intende approfondire come e dove ritrovare la gioia tra le zone d’ombra del dolore e del malessere. Non è sufficiente rispondere ai bisogni fisici per potere stare bene perché se non riconosciamo e non diamo risposte ai bisogni più profondi che sono iscritti nel nostro cuore e nel nostro spirito, anche quando avremo ogni tipo di benessere materiale, sperimenteremo ancora una profonda inquietudine interiore: insoddisfazione, vuoto, solitudine, ansia, tristezza, scoraggiamento, rabbia, dolore, difficoltà nelle relazioni, malessere crescente. Quella che la Amirante propone è un percorso per: uscire dal vortice dei pensieri negativi; Decidere di vivere al meglio ogni situazione: Trasformare stati d’animo negativi in positivi; Superare ansia e stress; individuare le proprie dipendenze; Rafforzare la volontà; ssuperare le dipendenze; Diventare persone libere e realizzate.Che la gioia non sia un miraggio, nonostante una vita di cadute e croci, lo provano le voci di Nicola, Cinzia, Luciano: sono alcuni “figli” spirituali di Chiara Amirante, della Comunità di Montevarchi, che sono tornati a vivere. L’altro protagonista della puntata è Andrei, ucraino, conquistato dal sorriso della Comunità dopo un passato di tossicodipendenza, furti e soldi. Credeva di essere morto, invece, è tornato a sognare. In coda al programma di Vito Sidoti, il racconto della missione umanitaria in Ucraina della Comunità, che ha scelto di farsi avanti per consolare il grido di dolore di quanti sono allo stremo. «La mia esperienza di pace» ha detto Chiara Amirante «è scoprire che esiste una pace che resiste anche nelle situazioni dolorose; la spiritualità, la preghiera, sono una via per una pace profonda che il mondo non ci può dare e non ci può togliere».