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mercoledì 06 novembre 2024
 
 

Sanremo, che Festival che fa

30/07/2012  Al Teatro Ariston ci sarà una nuova formula: ogni cantante presenterà due canzoni. Sono le prime notizie certe sul terzo Festival di Sanremo condotto da Fabio Fazio.

Con largo anticipo arrivano notizie (certe) sul Fabio Fazio Terzo. I primi due furono indubbiamente un successo: ospiti galattici come Gorbaciov e Pavarotti, la soave rivelazione di Laetitia Casta e il premio Nobel Dulbecco, insomma qualcosa di diverso dai soliti festival e gli ascolti gli diedero ragione. Musicalmente parlando il bouquet di canzoni non fu memorabile. Il primo, nel 1999, lo vinse Anna Oxa con Senza pietà, il secondo La piccola orchestra Avion Travel con Sentimento, deliziosa composizione del gruppo che aveva preso il nome da un’agenzia di viaggi vicino allo studio dove andavano a registrare.

Due Festival, ma un solo grande successo: La tua ragazza sempre scritta da un Vasco Rossi in stato di grazia per Irene Grandi. Più attenzione per le nuove proposte: in quei due anni “nacquero” Alex Britti, Max Gazzè, Daniele Silvestri e questo per un Festival fu cosa buona. Ora Fabio Fazio, quarantasette anni, sotterra la vena polemica che volontariamente l’aveva auto estromesso da Raiuno per una lunga diatriba con Del Noce, dirigente ai massimi livelli che, si diceva, poco apprezzasse la linea politica con cui Fabio sceglieva i suoi ospiti in Che tempo che fa, trasmissione leader di Raitre (appunto).

Ora Del Noce fa il pensionato e Fabio torna, per sua espressa volontà, al comando della trasmissione che richiama la maggior attenzione del pubblico dell’intera stagione e avrà al suo fianco la sodale Luciana Littizzetto, anche lei quarantasettenne che, quando si esibisce con Fabio, fa impennare gli ascolti della finta trasmissione meteorologica.


Presentatori collaudati, dunque per un Festival che, secondo le intenzioni, nasce senza orpelli, ma solo ricco di semplicità e simpatia (anche perché il budget non sarà opimo). La formula invece è molto scaltra. Infatti dal 12 al 16 febbraio saliranno sul palco dell’Ariston da dodici o quattordici cantanti che presenteranno due canzoni ciascuno, quindi nessuna eliminazione durante il percorso salvo quella di una delle due canzoni presentate in gara.

Buona idea? Direi di sì, ma chi parteciperà alla gara avrà il buon senso di presentare davvero il meglio del suo repertorio? E non sarà invece il nome del cantante fondamentale per essere ammesso alla gara? C’è poi un dubbio che mi tormenta: riuscirà l’uomo della provvidenza a eliminare o quantomeno ridimensionare il taroccamento del televoto? Oppure il diabolico marchingegno invaderà le cinque serate, prima scegliendo le canzoni da ammettere alla serata finale, e quindi chiedendo col solito balzello ai telespettatori di votare la vincitrice?

Se Fabio ci riuscirà avrà la riconoscenza del popolo, altimenti… Staremo a vedere. Intanto Fazio si ripresenta alla grande sulla ribalta concessagli dalla Rai che prevede il sabato e la domenica il solito “finto meteo”, il lunedì una prima serata ancora da definire e, nei ritagli di tempo, le cinque serate del Festival. È lecito chiedersi: non sarà un’overdose?

 
 
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