Il culto dei santi si giustifica per la necessità di mostrare e proporre esempi concreti di vite coerenti col Vangelo, che altrimenti potrebbe apparire una mera utopia. In tal senso i santi e i beati ci dicono che in qualsiasi momento storico, in qualsiasi luogo della terra, in qualsiasi condizione sociale, culturale, esistenziale e in qualunque età della vita si può vivere in coerenza col Vangelo, pagando di persona per tale adesione libera e incondizionata. Nel proporre le figure di santità, attraverso le canonizzazioni, la Chiesa impegna la propria credibilità e quindi non è pensabile che possa prendere degli abbagli in situazioni così importanti per la vita, la fede e la pietà del popolo di Dio. Poiché la canonizzazione (non la beaticazione) si esprime in termini di un giudizio definitivo della Chiesa, essa si inquadra in quell’insieme di prerogative che lo Spirito Santo sostiene assicurando la fedeltà della comunità credente e garantendola.