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sabato 10 giugno 2023
 
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Chiara Ferragni a Sanremo: speriamo che "influenzi" sui veri valori

21/06/2022  La più famosa influencer italiana sarà co-conduttrice del festival. 27 milioni di follower e una raccolta fondi da record (17 milioni) per aiutare le terapie intensive durante la pandemia con il marito Fedez. La Segre ha infine scelto Chiara per parlare ai ragazzi dell'Olocausto

Chiara Ferragni sarà conduttrice della prima e dell’ultima serata di Sanremo 2023 (martedì 7 e sabato 11 febbraio). Ne ha dato l’annuncio ieri sera al Tg1 delle 20 il direttore artistico Amadeus. «Grazie ad Amadeus per avermi voluto al suo fianco per aprire e chiudere sanremorai 2023»: questo il commento sul profilo Instagram alla foto sorridente insieme all’Ama nazionale della più famosa influencer italiana, 35 anni e oltre 27 milioni di follower.

Facilmente il suo hashtag sul prossimo Sanremo è già un’anteprima, da parte di una donna che ha saputo fare della sua presenza su Internet un primato da Guinness e un mestiere da autentica, grandissima imprenditrice digitale. La sua storia professionale (è stata una delle primissime fashion blogger del mondo con il nome d’arte The Blonde Salad) è raccontata anche in un film: Chiara Ferragni – Unposted (2019), che parla della sua famiglia cremonese e delle due sorelle, cita il suo viaggio per specializzarsi negli Stati Uniti, dopo aver abbandonato gli studi alla Bocconi, la prima copertina su Vogue, il successo alle sfilate di tutto il mondo e la sua ascesa anche come testimonial di marche celebri del feshion e della bellezza e poi delle sue linee di moda. Ma soprattutto racconta il matrimonio da favola a Noto con il cantante e rapper milanese Fedez (nome artistico di Federico Leonardo Lucia), 32 anni. Una favola raccontata minuto per minuto sui rispettivi social, anche dopo la nascita dei due piccoli Leonardo, 4, e Vittoria, 1, e nella serie di Amazon Prime The Ferragnez (2021). Una favola alimentata con polemiche proprio a Sanremo e in quello stesso anno, quando Chiara ha incitato i suoi milioni di fans a votare per il marito che partecipava a quell’edizione del Festival, in coppia con Francesca Michielin. Edizione poi vinta dai Måneskin.

Una favola interrotta bruscamente a marzo di quest'anno dalla malattia e dall’operazione di lui, per un raro tumore al pancreas. La famiglia “Ferragnez”, che ha passato tutta la vita a condividere gioie e dolori, gravidanze e nascite di bambini insieme ai prodotti e ai capi griffati da pubblicizzare, ha condiviso queste fortissime emozioni, non senza infinite critiche. Ma ha anche condiviso la foto gioiosa insieme ai medici dell’ospedale, che hanno ringraziato abbracciati insieme, come sempre sui social. Gli stessi social che gli sono serviti per una raccolta fondi da record proprio per ospedali e terapie intensive, durante i primi mesi della pandemia. Hanno messo 100 mila euro in una campagna, la più grande da sempre in Europa, che è riuscita a radunare da marzo a maggio 2020 17 milioni di euro insieme all’Ospedale San Raffaele di Milano, con 206 mila donazioni da centinaia di Paesi diversi.

Il potere dei social, quando sono usati per fare del bene. “E’ bello che le donazioni si diffondano più velocemente del virus” è stato il commento di un caro amico di Fedez, da lui ripostato sulla sua pagina. È il potere delle condivisioni e degli influencer, che riescono a veicolare valori che non sempre sono giusti e non sempre piacciono a tutti.

Tutta da discutere la posizione presa nel 2021 dai Ferragnez e in particolare dal marito sul fine vita e sulla raccolta firme per il referendum sull’autanasia legale. Ma Fedez solo poche ore fa ha raccontato la sua paura della morte, dopo la malattia, il valore dato ai soldi che per lui ora è cambiato. E soprattutto la disperazione di morire senza poter essere ricordato dai suoi figli, ancora piccolissimi. Parole che hanno toccato il cuore dei fan e scatenato gli hater sull’inopportunità di rendere pubblici questi sentimenti.

E sono da criticare le posizioni prese della coppia riguardo all’aborto, come diritto delle donne. Dopo la legge sul divieto di aborto in Alabama Chiara ha commentato “Quello che sta succedendo è pazzesco”, ha scritto sulla sua pagina. “Una donna è responsabile del suo corpo e lei è l’unica che può prendere delle decisioni. Da adesso una donna che vuole abortire in Alabama dopo aver subito uno stupro avrà una condanna peggiore di chi stupra. È inquietante”.

Ma la potenza dei social è stata subito compresa dal premier Giuseppe Conte e dal suo governo, che ha scelto la famiglia Ferragnez all’epoca dei primi vaccini, per convincere gli italiani a sottoporsi alle vaccinazioni anti-Covid. E anche dalla cultura: celeberrimo l’effetto Chiara Ferragni agli Uffizi, nel 2020: il Museo è diventato trend topic per settimane si Instagram e Twitter e sulla scia della sua testimonianza la presenza di visitatori ha avuto in un solo weekend un rialzo del 24%, tutti giovani.

Lo ha compreso una donna di 92 anni, che è più all’avanguardia e attenta di tanti trentenni: la senatrice a vita e sopravvissuta ai campi di concentramento di Auschwitz e Malchow Liliana Segre. Le due donne si sono incontrate proprio nella casa della grande attivista e politica su invito di lei all’influencer. La richiesta della Segre è di andare insieme a visitare il Memoriale della Schoah e il Binario 21 a Milano, il punto della Stazione Centrale da dove partivano i treni diretti ai campi di Auschwitz-Birkenau. “Il mio cruccio è che i ragazzi conoscano poco questo luogo e le storie che vi sono custodite. Mi addolora quando mi tocca ricordare che cosa ho vissuto e hanno vissuto milioni di ebrei, condannati solo per essere nati. Se i giovani non vengono qui è stato tutto inutile?”, aveva dichiarato la Segre. “Se Chiara Ferragni venisse qui con me molti adolescenti si interesserebbero a questo argomento e verrebbero qui a vedere quello che è successo a me e a tanti altri che non sono mai tornati dal viaggio dell’orrore”.

Detto e, speriamo, presto fatto: Liliana e la Ferragni si sono incontrate, conosciute e parlate. E le parole, da influencer” non sono mancate sulle sue pagine. “La storia della Segre e la sua determinazione mi hanno molto colpito”. Scopriremo quali iniziativa queste due donne metteranno in campo dopo questa chiacchierata casalinga e informale. Per ora, anche in questo caso, c’è una bellissima immagine delle due: generazioni e storie così diverse una accanto all’altra.  

 
 
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