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lunedì 07 ottobre 2024
 
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Cos'è la comunione spirituale?

02/04/2020  In questo periodo di digiuno eucaristico forzato possiamo praticare questo atto di fede

Ero in Tv qualche settimana fa e il conduttore mi ha chiesto di rivolgere una parola di incoraggiamento a coloro che stavano vivendo un momento difficile non solo per le questioni sanitarie, ma anche per la situazione di digiuno eucaristico forzato. In quell’occasione ho parlato della comunione spirituale, immaginandola come una prassi molto nota. Ritornando a casa ho trovato un messaggio di una persona che ringraziava per il consiglio ché per lei era una novità e una consolazione. Ho capito allora che la comunione spirituale non è poi così tanto diffusa. Io stesso confesso che, pur avendo letto in passato diversi testi che ne parlano tra cui il celeberrimo libretto di sant’Alfonso Maria de’ Liguori, Visite al Santissimo Sacramento e a Maria santissima, non la praticavo e non ne parlavo. Il motivo è semplice. Non mi era capitato di essere involontariamente privato della comunione eucaristica. Adesso che la sospensione della Messa si è estesa su tutto il territorio nazionale, sento di dover rispolverare questa pia pratica non solo per gli altri, ma anche per me. Sant’Alfonso la presenta così: «La comunione spirituale consiste nel desiderio ardente di ricevere Gesù sacramentato e in un abbraccio amoroso come già fosse ricevuto». È, in altre parole, una comunione di desiderio che esprime il desiderio di accogliere Gesù nelle specie eucaristiche, ma data l’impossibilità oggettiva, lo accoglie spiritualmente, nel desiderio, nella fede. Sorge la domanda: questa comunione quindi sostituisce la comunione sacramentale? La risposta è no. La comunione spirituale si pratica accanto alla comunione sacramentale e, quando si è impossibilitati, come espressione del desiderio della comunione sacramentale. Anzi, il Concilio di Trento, trovandosi con la prassi della comunione spirituale più diffusa della comunione sacramentale, esortò i fedeli che partecipavano alla Messa a non accontentarsi di fare la comunione spirituale e di ricevere anche sacramentalmente l’Eucaristia. La comunione spirituale è un atto di fede nella presenza spirituale del Signore e un atto di desiderio della comunione sacramentale con lui. In questa chiave possiamo praticarla in questo periodo particolare e magari inserirla nelle nostre prassi spirituali, sapendo che i grandi santi dell’era moderna raccomandavano la comunione spirituale ogni volta che si entra per visitare una Chiesa.

Inviate le vostre domande a lettori.credere@stpauls.it

 
 
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