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I Santi della porta accanto

04/11/2021  Sono uomini e donne, bambini, giovani e adulti che vivono con gratuità la loro vita ordinaria. L'intervento del teologo Gaetano Piccolo

Ogni anno, affrontando il tema della grazia e della libertà nel mio corso di metafisica, a proposito della decisione, succede che molti studenti si scoprano improvvisamente pelagiani! Pelagio era un monaco vissuto nel IV-V secolo d.C. e lo conosciamo soprattutto per la lunga polemica con sant’Agostino. Pelagio accentuava fortemente il ruolo della volontà umana, riconoscendo nell’uomo stessa la capacità sufficiente per salvarsi. Al contrario sant’Agostino insisteva sulla necessità della grazia, cioè dell’azione di Dio, senza il cui sostegno nessun uomo può salvarsi. Come papa Francesco ha ricordato nell’Esortazione apostolica Gaudete et exsultate sul tema della santità, nella cultura contemporanea ritorna con nuova energia questo modo di pensare pelagiano. Anche i cristiani di oggi a volte pensano che il cammino verso la santità dipenda dai propri sforzi umani, dai propri sacrifici, dalla propria buona volontà. Per questo è utile ricordare quanto sempre sant’Agostino affermava, ovvero che anche l’inizio della nostra fede, cioè quella spinta interiore a credere, non è una nostra iniziativa, ma una risposta a una chiamata che viene da Dio, che «ci ha amati per primo». Il nostro cammino verso la santità è dunque una risposta all’invito di Dio, il quale non solo ci rivolge questa chiamata, ma ci dà anche la forza necessaria per percorrere questo cammino. Comprendiamo così quell’altra bella espressione di papa Francesco che ci sollecita a riconoscere «i santi della porta accanto», quelle persone che percorrono un cammino spirituale semplicemente vivendo con amore gratuito e generoso la loro vita ordinaria: i genitori che si sacrificano per i propri figli, le persone che affrontano con pazienza le prove della vita, coloro che perdonano le ingiustizie subite… Credo che la santità sia un po’ come una luce nell’oscurità, tante volte infatti si tratta di agire in un modo inatteso. È come se la logica del mondo suggerisse di andare in una certa direzione (vendetta, ricerca di sè stessi, brama di potere…), ma la persona che cammina verso la santità sceglie una direzione diversa, quella del Vangelo. Per questo è inevitabile che i santi appaiano come degli sconfitti agli occhi del mondo. Eppure, è proprio questa la prova che sono sulla strada giusta.

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