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La comunione dei santi

22/07/2021  È bello sapere che la nostra comunione non finisce sulla terra ma che si estende per l’eternità. La riflessione del teologo Robert Cheaib

La domanda di Giorgio ci ha fatto porre la questione dell’intercessione dei santi. In sintesi, la risposta alla domanda di Giorgio mostrava che i santi non sono “morti”, ma sono vivi presso Dio e, nello stesso modo in cui nella vita preghiamo gli uni per gli altri, i santi in cielo possono pregare per noi.

Lo sguardo sui santi, infatti, non deve essere colto come un culto strano che dissocia i santi da Cristo, ma come espressione di ciò che le varie chiese chiamano «comunione dei santi». Questa comunione dei santi è professata – nel simbolo degli apostoli – subito dopo l’articolo «credo la Chiesa». È un articolo complementare con questa fede nella comunità dei credenti in Cristo. Anzi, l’essere della Chiesa nella storia è solo germe e inizio di ciò che avrà compimento solo in cielo.

Il Catechismo della Chiesa cattolica spiega che il termine «comunione dei santi» ha due significati, strettamente legati: «comunione alle cose sante (sancta)» e «comunione tra le persone sante (sancti)».

I santi, poi, hanno capito che questa comunione giungerà al suo vero compimento solo in cielo.

Alcuni santi non vedevano l’ora di essere già nella pienezza della vita per potersi dedicare senza fatica e senza ostacoli personali all’amore. Forse l’esternazione più famosa a questo riguardo è quella di santa Teresa di Gesù bambino la quale dice: «Passerò il mio cielo a fare del bene sulla terra». La santa promette una pioggia di rose – quindi di grazie – dal cielo. Un’altra Teresa – la santa di Calcutta – dice al suo padre spirituale che se un giorno sarà una santa, sarà sicuramente la santa delle tenebre e che lascerà spesso il cielo per scendere sulla terra e illuminare le tenebre di qualcuno.

È bello sapersi fratelli in Chiesa, ma è ancora più bello (e complementare) sapere che la nostra comunione non finisce su questa terra e non si limita ai credenti su questa terra, ma che si estende per tutta l’eternità.

Il Catechismo cita ad esempio san Domenico, il fondatore dell’ordine dei frati predicatori il quale, morendo, dice ai suoi frati: «Non piangete. Io vi sarò più utile dopo la mia morte e vi aiuterò più efficacemente di quando ero in vita». L’intercessione dei nostri santi sia con tutti noi. Amen.

 
 
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