I tremila di Sottomarina stanno sfollando la spiaggia che li ha visti protagonisti da ieri della prima Gmg interdiocesana del Triveneto, “Io, te e Rio”. Stamane all’alba, alle sette e mezza in punto, sul palco allestito dall’organizzazione si è celebrata la santa Messa che ha chiuso la kermesse iniziata ieri mattina a Chioggia.
A presiedere l’assemblea è stato il patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia che ha rivolto ai giovani presenti parole appassionate. L’altro “Francesco” della Gmg ha detto tra l’altro: “Nate da un intuizione di Giovanni Paolo II, le Giornate Mondiali della Gioventù - ormai da ventotto edizioni, dal lontano 1985 - dicono con il linguaggio dei giovani e con il loro stile inimitabile la volontà, il piacere, la gioia, la bellezza di dire il proprio credere. La Gmg ci aiuta a dire la fede in quella stagione della vita in cui si pensa soprattutto al proprio futuro e in cui tutto sembra sorridere a chi, con la forze e le risorse illimitate della gioventù, va incontro alla vita con l’entusiasmo del teenager”. E poi ancora: “Un giovane non chiede se il mondo è in vendita, semplicemente lo desidera come suo per poter pensare e progettare, in grande, coi propri coetanei quello che avverte e desidera per sé e per gli altri”.
Alla fine ha voluto lasciare alcuni punti di riflessione ad ognuno dei presenti, dicendo: “Vi chiedo di fondare la vostra vita in Cristo e solo su di Lui; vi chiedo di considerare la vita come il tempo delle scelte; non abbiate paura delle scelte definitive, sono le poche che vi fanno realmente crescere o vi rendono felici; vi chiedo di scoprire il progetto che Dio ha su di voi, attraverso il silenzio e la preghiera;vi chiedo di sapervi aprire, nella vostra quotidianità, ad una reale visione di fede; vi chiedo di avere grande rispetto e delicatezza per la vostra vita affettiva nella quale oggi state giocando la vostra felicità di uomini e donne di domani; vi chiedo di amare sinceramente la Chiesa, Colei per cui Gesù ha dato se stesso; vi chiedo di testimoniate la fede presso i vostri coetanei, soprattutto dinanzi a coloro che sono o dicono di essere meno disposti verso Gesù Cristo e il suo Vangelo; vi chiedo di tornate a pregare ogni giorno, almeno per dieci minuti, vi chiedo di guardare con stima la vita dei santi. E infine, vi chiedo di riscoprire il sacramento della riconciliazione”.
Durante la notte i giovani accampati a Sottomarina avevano vissuto il momento più emozionante col collegamento tv in diretta da Rio. In silenzio avevano seguito le toccanti testimonianze dei giovani brasiliani. Quindi hanno applaudito all’unisono con i coetanei d’oltre oceano le parole del pontefice che ha guidato la veglia a Rio. Arrivederci alla XXIX Giornata della Gioventù.