«In ottemperanza alle nuove misure di contrasto e contenimento dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 previste dal Dpcm 3 novembre 2020 (art. 1, lettera r), il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo comunica che: dal 5 novembre al 3 dicembre 2020 sono sospese le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei, degli archivi, delle biblioteche, delle aree archeologiche e dei complessi monumentali di cui all'articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio». Così suona il laconico comunicato stampa diramato qualche minuto fa dal ministero per i Beni culturali. Chiusura che si somma a quella, già in atto, di cinema e teatri, oltre che di eventi culturali quali festival e concerti.
Abbiamo già spiegato in un altro articolo (lo puoi leggere qui) perché è sbagliato, e addirittura dannoso ricorrere a una misura così drastica, fermo restando che la salute, in situazioni eccezionali come questa. diventa una priorità assoluta. Misure del genere potrebbero suonare come la campana a morto per la cultura e gli spettacoli, e se pensiamo che questi abbiano un senso pieno solo se svolti in presenza, in effetti è davvero tanto quello che perderemo in queste settimane.
E tuttavia, data l'impossibilità di incontrarsi e condividere un'esperienza culturale dal vivo, bisogna fare di necessità virtù. Come? Attraverso il digitale, naturalmente. Con la possibilità di continuare a fare cultura, far circolare idee ottenendo anche ottimi risultati.Citiamo ad esempio l'edizione appena conclusa del festival Pordenonelegge, tenutasi tra il 16 e il 20 settembre in modalità mista presenza-streaming.
Il risultato? Oltre 1 milione di “spettatori”, in presenza ma soprattutto diigitali, ben 2.172.864 visualizzazioni per i contenuti del festival nelle location digitali, fra social e youtube. Sono dati dell’indagine che Pordenonelegge 2020 ha realizzato sulla modalità di riorganizzazione della sua formula nell’anno del Covid: in particolare grazie alla "second life" digitale, la PNlegge TV, che ha reso gli incontri del festival fruibili anche da remoto. La PNlegge TV si conferma una scommessa vincente: le sole dirette degli incontri di pordenonelegge sono state seguite da 225.000 visualizzazioni live. La formula "blended" 2020, che associava la possibilità di assistere in presenza allo streaming live, è stata adottata da 1 spettatore su 3, alternando presenza fisica e digitale.
È solo uno fra i tanti esempi possibili. Teatri, cinema, orchestre si stanno riorganizzando, mettendo a frutto anche l'esperienza maturata durante il lockdown di primavera, per continuare a offrire il loro lavoro. Basta cercare un po' per trovare tante iniziative di assoluto valore.
La cultura è viva, nonostante il Covid e il lockdown!