Il nome Bud lo aveva preso dalla sua birra preferita. Il cognome Spencer dall'attore più amato, Spencer Tracy. Insieme, Bud Spencer è stato e resterà il gigante buono che fa ridere milioni di bambini e non solo in tutto il mondo. L'attore napoletano scomparso a 86 anni (si chiamava in realtà Carlo Pedersoli), a dispetto di una critica che lo ha sempre poco considerato, con il suo sodale e amico Terence Hill è sempre stato amatissimo in tutto il mondo.
Basti ricordare quanto hanno detto due star di Hollywood come Russell Crowe e Ryan Gosling all'ultimo Festival di Cannes: "Essere avvicinati a Bud Spencer e Terence Hill è un gran bel complimento". Oppure basta dare un'occhiata alla programmazione di Rete 4: da tempo immemorabile in pratica ogni settimana trasmette, sempre con ottimi risultati di ascolti, uno dei 16 film girati insieme dalla celebre coppia.
E dire che Bud proprio non pensava di fare l'attore. Prima di trasformarsi in una montagna di simpatia, è stato un grande campione di nuoto, tanto da partecipare pure alle Olimpiadi di Helsinki nel 1952. Ma poi, dopo le prime comparsate al cinema in film storici, da "Quo Vadis" ad "Annibale", capì che quella era la sua strada. Fino al fatale incontro con Mario Girotti, in arte Terence Hill sul set di "Dio perdona, io no!".
Erano gli anni degli spaghetti-western di Sergio Leone e il duo avrebbe dovuto continuare su quel filone. Se non che, quando nel 1970 arrivò nei cinema "Lo chiamarono Trinità" su cui nessun produttore era disposto a scommettere (niente pistole fumanti, ma solo scazzottate), accadde l'imprevedibile: la gente si sganasciava dalle risate seguendo le avventure del gigante un po' tontolone ma dal cuore d'oro e del suo amico dagli occhi blu che faceva innamorare tutte le donne ma che non disdegnava neppure lui di piazzare un bel cazzottone al cattivone di turno. Film come fumetti d'avventura, girati spesso in località esotiche, che regolarmente facevano il pieno d'incassi. Così come grande successo ottenevano le scorribande soliste di Bud, dalla saga del commissario napoletano Piedone, allo Sceriffo Extraterrestre, al campione di pugilato Bomber.
A metà degli anni' 80 la coppia con Hill si ruppe, ma non la loro amicizia che è rimasta intatta fino all'ultimo. Bud diceva sempre che Terence era sempre molto contento quando lo andava a trovare nella sua casa di Roma perché poteva farsi una bella mangiata, dato che la moglie lo teneva a stecchetto.
A dispetto della sua mole imponente, Bud è sempre stato un uomo di un'infinita dolcezza, con quei suoi occhi che quasi sparivano nel suo viso incorniciato dal barbone. Se ne è andato circondato dall'affetto dei suoi cari. Il figlio Giuseppe ha raccontato: "Non ha sofferto, aveva tutti accanto e la sua ultima parola è stata "grazie".
Grazie a te, caro Bud.