In queste immagini: alcuni momenti della vita della Chiesa cattolica cinese. Le fotografie di questo servizio sono dell'agenzia Reuters.
E' accaduto domenica 15 novembre. Ed è un buon segno. Seicento copie della Misericordiae vultus, la bolla di indizione del
Giubileo straordinario della misericordia indetto da papa Francesco,
sono state distribuite ai fedeli della parrocchia della Madonna del
Carmelo, a Pechino, durante la Messa,
avviando così il cammino parrocchiale verso l’Anno giubilare. Secondo le
informazioni raccolte dall’agenzia di stampa Fides, che ha diffuso la notizia, il parroco, don Zhang, ha
così motivato l’iniziativa: «I fedeli devono conoscere il senso del
Giubileo, per vivere e sperimentare la misericordia di Dio, e per poter
accogliere la Grazia e la benedizione giubilare». Per il sacerdote «non
esiste un testo o un modo migliore per realizzare tale conoscenza se non
la bolla stessa».
Don Zhang ha anche presentato la figura di suor Faustina Kowalska,
invitando tutti i fedeli ad avvicinarsi alla spiritualità della santa e a
vivere l’Anno della misericordia in cinque modi: celebrando la giornata
della misericordia, recitando la preghiera della misericordia, vivendo
un gesto di misericordia, venerando l’immagine della misericordia e
diffondendo la devozione della misericordia, perché tutti possano
sperimentarla.
Dal momento che le 600 copie della bolla, edita da Faith, si sono subito
esaurite, il parroco ha deciso di ordinarne altre, «perché la sete di
vita spirituale di ogni membro della comunità è la priorità assoluta».
Luci e ombre s'alternano. Da tempo. Ed è così anche negli ultimi mesi. Nell'agosto 2014, ad esempio, Pechino ha autorizzato l'aereo che trasportava in Corea del Sud Jorge Mario Bergoglio a entrare nel suo spazio aereo: papa Francesco è stato in tal modo il primo Papa a sorvolare la Cina, con tanto
di telegramma - una tradizione, nei Paesi attraversati dal volo papale -
al presidente Xi Jinping: «Al momento di entrare nello spazio aereo
cinese, rivolgo i migliori auguri a vostra eccellenza e ai suoi
concittadini, e invoco le benedizioni divine di pace e benessere sulla
nazione». Ma neppure un anno dopo, per la precisione: il 19 giugno 2015, la polizia ha demolito la
croce che svettava sulla chiesa protestante di Panshi (la chiesa “della Roccia”) ad
Hangzhou, la capitale provinciale dello Zhejiang. L'operazione è avvenuta mentre i fedeli pregavano impotenti, tenuti distanti dalle transenne. Nel 2012, all’inaugurazione, l’edificio era
stato elogiato nei giornali locali per la sua “forma delicata, un design
bello, funzionale e completo”. La campagna avviata dalle autorità comuniste, giustificata con motivi estetici e di decoro urbano, aveva fin lì colpito già 425 chiese, come reso noto dall'agenzia di stampa Asianews.
Ma lo Stato centrale, va detto, quest'anno ha fatto un'importante concessione, riconoscendo la validità - agli effetti civili - del
certificato di baccalaureato rilasciato dai seminari maggiori cinesi. In questo modo è
possibile l’inserimento nel mondo accademico di quanti desiderano
proseguire gli studi di materie attinenti al ministero pastorale, nelle
università statali. Allo stesso tempo i giovani che hanno seguito gli
studi in seminario e poi, in seguito al discernimento, hanno scelto di
non proseguire il cammino verso il sacerdozio, possono più agevolmente
inserirsi nella società, essendo in possesso di un titolo di studio
superiore riconosciuto.
Nel luglio scorso, secondo gli ultimi dati disponibili e diffusi dall'agenzia Fides, nei sei seminari maggiori della Cina continentale autorizzati dalle
autorità, hanno terminato l’anno accademico conferendo il
baccalaureato complessivamente 79 seminaristi, che hanno così concluso
il primo ciclo di studi. Subito dopo la chiusura dell’anno e la
consegna dei diplomi, i seminaristi sono stati destinati alle parrocchie
e alle diverse comunità ecclesiali di base, per collaborare
nell’attività pastorale e nei diversi servizi offerti dalla Chiesa.
Secondo le informazioni pervenute a Fides, 28 di loro
appartengono al seminario nazionale, 16 al seminario dell’He Bei, 8 al seminario della Cina centrale e meridionale, 15 al seminario di Shen
Yang, 9 al seminario dello Shaan Xi, 3 al seminario di Pechino. I seminari di Ji Lin e del Si Chuan quest’anno non hanno avuto studenti da
diplomare.