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venerdì 13 settembre 2024
 
Il meeting di Assisi
 

Cinquemila giovani contro i fabbricanti di muri

17/04/2016  Si è svolto nella città di san Francesco il Meeting nazionale delle scuole per la fraternità e il dialogo, organizzata dalla Tavola della Pace. «Siamo qui perché abbiamo scelto l'impegno e non l'indifferenza, la conoscenza e non il pregiudizio». Ha detto il vescovo di Assisi Domenico Sorrentino: «Un percorso di pace che può affermarsi solo se prevale il “noi” e il “voi” e si mette da parte il protagonismo individuale».

Oltre 5500 studenti prevenienti da tutte le regioni italiane, 90 città e più di cento scuole hanno partecipato al Meeting Nazionale delle Scuole per la pace, la fraternità e il dialogo che si è svolto ad Assisi il 15 e il 16 aprile. Decine i luoghi dove si sono svolti i laboratori e le iniziative in una città che si è risvegliata invasa da bandiere arcobaleno. La marcia da Santa Maria degli Angeli ad Assisi è stata aperta dalle parole di Pierpaolo Tanzi, studente di Varano sul Tanaro che ha urlato dal microfono: “Siamo qui perché abbiamo scelto: abbiamo scelto l'impegno e non l'indifferenza, la conoscenza e non il pregiudizio, la speranza, il sogno e non la paura che paralizza. Vogliamo essere ingegneri di pace, di ponti di Fratellanza, e non fabbricanti di muri”. Il Meeting, organizzato dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i Diritti Umani, dalla Rivista “San Francesco Patrono d'Italia”, dalla Rete nazionale delle scuole per la pace e i diritti umani, dalla Tavola della pace e dalla Rete della Perugia Assisi  si è svolto nei giorni in cui Papa Francesco è andato nella piccola isola di Lesbo insieme al Patriarca Bartolomeo per compiere un fortissimo atto di solidarietà con i profughi contro la chiusura dell’Europa.

“Un legame fortissimo - ha detto il Vescovo di Assisi Domenico Sorrentino – in un percorso di pace che può affermarsi solo se prevale il “noi” e il “voi” e si mette da parte il protagonismo individuale. “La scuola ci ha fatto diventare amici” è lo slogan con cui migliaia di studenti hanno preparato e partecipato attivamente a laboratori e percorsi di pace in cui i ragazzi e le ragazze sono stati al centro della scena e della discussione. “Un percorso di preparazione durato oltre un anno – ha precisato il coordinatore del Meeting Flavio Lotti al termine dell’iniziativa – e che ha visto centinaia di scuole impegnate da protagoniste nelle preparazione delle giornate di Assisi. Abbiamo scelto di mettere dei relatori che hanno svolto più un ruolo di coordinatori delle iniziative per dare il protagonismo massimo agli studenti”. Il Meeting è stato dedicato a Giulio Regeni e alla “comunità educante” di cui è figlio. 

Ad Assisi è stata raccontata la storia di un ragazzo che non sapeva cosa fosse l’indifferenza, che aveva voglia di conoscere, di capire, di pensare in grande, di andare sino in fondo nelle cose, di essere parte attiva di una società ormai senza confini, impegnato a migliorare questo nostro mondo. Lo hanno fatto trenta ragazzi e ragazze della scuola, del “Governo dei giovani” e del gruppo teatrale di Fiumicello, il paese di Giulio. Ines ha ricordato come: “Giulio era una persona speciale, la sua curiosità intellettuale, la sua gioia di vivere, il suo entusiasmo, la voglia di conoscere e di andare fino in fondo alle cose e alle situazioni devono essere un esempio di vita e umanità”. Alle due giornate di Assisi ha partecipato anche padre Alex Zanotelli che ha sottolineato come: “tocchi all’Europa accogliere che scappa da tragedie umanitarie e rompere muri e barriere e la colpa principale di questi disastri che stiamo vivendo è il traffico delle armi. Solo l’Italia spende ogni giorno 80 milioni di euro per spesa in campo militare”. Il Meeting ha avuto anche il sostegno ed un messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha evidenziato “un apprezzamento particolare per la scelta di dedicare a Giulio Regeni l’edizione di quest’anno del vostro meeting. Non vogliamo e non possiamo dimenticare la sua passione e la sua vita orribilmente spezzata. Fare memoria è un atto di pace che, sono convinto, aiuterà queste giornate di Assisi a produrre nuovi frutti”.

Le due giornate di Assisi hanno avuto anche il sostegno e il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il Ministro Stefania Giannini ha detto in una nota che: “è la scuola il luogo centrale dove far crescere una cultura dell’incontro e della cittadinanza, dove educare all’amicizia e al saper stare insieme. Abbiamo bisogno di percorsi formativi orientati al rispetto per le differenze e a una consapevolezza crescente di avere una responsabilità e un ruolo nella società”. Il Meeting si è concluso con l’appuntamento al 9 ottobre per la nuova edizione della storica edizione della Marcia Nazionale della Pace della Perugia-Assisi.

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I ragazzi di Assisi: impegno non indifferenza, conoscenza non pregiudizio
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