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lunedì 07 ottobre 2024
 
CULTURA
 

Città e cattedrali: intrecci d'arte tra cielo e terra

21/09/2018  Si chiama "Cultura a porte aperte" ed è l’appuntamento centrale di un ricco programma di mostre, tour guidati e conferenze: sabato 22 e domenica 23 settembre viene assicurata l’apertura straordinaria di monasteri, chiese, pievi, santuari e musei diocesani, che fanno parte del sistema di "Città e Cattedrali", esteso a oltre 500 beni ed edifici ecclesiastici del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Raccontano un modo di concepire l’esistenza, la storia, i rapporti umani, la comunità sociale, il welfare e la solidarietà,  il senso dell’eternità e della felicità, sono i beni e i luoghi sacri.   Monasteri, pievi, santuari, chiese, musei diocesani, biblioteche,  testimoni ieri come oggi di tutto questo, sabato 22 e domenica  23 settembre  si aprono al pubblico. Accade in Piemonte e Valle d’Aosta con l’iniziativa "Cultura a porte aperte", che permette di conoscere un  grande patrimonio  messo in rete attraverso  il progetto  Città e Cattedrali, esteso a oltre 500 beni ed edifici ecclesiastici dislocati tra le  due Regioni, ideato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e dalle Diocesi in collaborazione con la Regione Piemonte e le Soprintendenze.

 «Luoghi e segni della memoria con  lo sguardo al futuro», evidenzia don Gianluca Popolla, responsabile della pastorale per i beni culturali dei Vescovi piemontesi.  «Aprire le porte a tutti è un’occasione importante che  pone la cultura al servizio della comunità locale, rappresenta uno strumento di integrazione, di ascolto e di sostegno per la creazione di positivi scenari futuri. Anche con l’utilizzo delle nuove tecnologie che permettono di rendere più fruibile questi tesori, di coinvolgere un pubblico sempre più vasto e  in particolare  le nuove generazion».

Tra i protagonisti delle giornate ci sono  gli oltre 2000 volontari che lungo tutto l’anno garantiscono il presidio e la valorizzazione di questi beni di ecclesiastici.  Per favorire la visita  delle tante testimonianze d’arte sacra, all’interno del progetto “Città e Cattedrali” è stata avviata nel 2018, la prima sperimentazione in Italia, di un sistema di apertura automatizzata di beni culturali ecclesiastici. Con l’app <chieseaporteaperte>, già ora si può accedere, solo con lo smartphone e  in completa autonomia,  alla cappella di San Sebastiano a Giaveno e di San Bernardo d’Aosta a Piozzo, vicino a Mondovì. Si è accolti da un voce narrante e un sistema di illuminazione permette di  contemplare gli affreschi.   Entro la fine dell’anno, in Piemonte, saranno una dozzina i beni visitabili con l’apertura automatizzata con questa App.  Nella giornata di sabato    saranno avviati i cantieri  digitali per le cappelle di San Sisto e Coignet a Bardonecchia, di Sant’Andrea delle Ramats a Chiomonte e di San Giulio a Lemie.

«L’appuntamento annuale con ‘Cultura a porte aperte», sottolinea il Presidente Fondazione CRT Giovanni Quaglia, «rende concreto e tangibile il sistema avviato con il progetto Città e Cattedrali, che mette in rete il grande e prezioso patrimonio artistico e architettonico costituito dalle 18 cattedrali e dagli oltre 500 beni ecclesiastici del Piemonte e della Valle d’Aosta ad esse collegati, coniugando la loro anima devozionale con quella artistica e sociale, il recupero strutturale con la valorizzazione».

Il programma di tutti gli eventi si può consultare su www.cittaecattedrali.it  e si inserisce tra gli eventi promossi per celebrare  la Giornata Europea del Patrimonio Culturale.

 

 
 
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