Classico o casual: così vestirà lui Ama vestire confortevole. Quando sceglie una giacca elegante la preferisce destrutturata o solo semi-costruita, dall'aria già vissuta, quasi fosse un pezzo vintage. Il gentleman del 2011, secondo le nuove tendenze dettate a Pitti Immagine dai più importanti marchi della moda maschile, sceglie un'idea di lusso autentica, solo a tratti formale, con un forte richiamo agli anni '60 e '70.
COSI' L'UOMO CLASSICO
Per lo stile più classico l'ispirazione va al Gene Kelly di Un americano a Parigi, con un guardaroba leggero, blazer lavati abbastanza morbidi, camicie stampate, quadri, microdisegni e righe, foulard in seta dalla fantasia micro. In una palette che spazia dal bianco e nero, indaco, azzurro.
Questi i capi più ambiti: la giacca stile country in tessuto tecnico, i giubbini di cotone e nylon dalla aria già usata, giacche e cardigan in leggero lino o cotone e i pantaloni dal taglio asciutto.
Il diktat è: disinvoltura, libertà di movimento: i pesi della camiceria contagiano il mondo delle giacche, dei blouson e dei pantaloni maschili. Trionfano il lino e il jersey. Per uno stile decontracté.
Ai piedi: francesine, pantofole, mocassini o driver (le scarpe da guida con fondo in gomma). La francesina è spesso bicolore, mentre il mocassino è morbido, cucito a mano.
Il registro cromatico è doppio: neutro o colore. Focus sui toni del beige, panna, navy, grigio per esaltare la perfezione dei tessuti. E se per le cerimonie vige lo scuro, le palette più brillanti vestono le polo, le T-shirt e le cravatte: turchese, rosso ciliegia, azzurro.
PER CHI VESTE INFORMALE
Uno stile confortevole per un uomo che ama gli sport del mare, l'equitazione e il mondo delle corse, ma è a suo agio anche tra i ritmi scanditi dalla metropoli.
Focus sul lifestyle americano, una suggestione che passa dal vecchio workwear, lo stile da lavoratore retrò, e arriva al Texas, mantenendo comunque una forte accezione vintage. Si confermano le camicie in stile cowboy, lanciate lo scorso inverno da Levi's e Abercrombie & Fitch, ma anche quelle floreali e in denim morbido. Piccoli foulard o meglio bandane sono elementi immancabili come accessori.
Il tempo libero si ispira alle divise dei campus, allo spirito di squadra (anche sull'onda dei Mondiali di calcio in Sudafrica) e ai pezzi basic dello sportswear più genuino. Dalla classica polo in piquet con numeri e applicazioni alle felpe gym che richiamano l'appartenenza a team di calcio, polo, rugby e persino baseball.
Il giubbino antivento, superleggero e dal minimo ingombro, spesso anche reversibile, è un pezzo che non può mancare nel guardaroba dello sportivo. Meglio se in nylon o tecno-tessuto. Infine, continuano a piacere ai giovanissimi le T-shirt con disegni ispirati ai graffiti metropolitani.
E PER L'UOMO ALL'AVANGUARDIA?
Con la valigia sempre pronta per un nuovo viaggio, si lascia attrarre dalle atmosfere cubane e coloniali, che si intrecciano a calibrate incursioni army. Presente tra l'altro a Pitti Immagine, per la prima volta, anche la collezione di Esercito Italiano, con linee ispirate alle diverse forze armate e giubbotti costruiti con gli ex paracadute dismessi della Folgore. In passato, la presentazione delle collezioni di questo marchio molto giovane e dedicato anche alle ragazze venivano fatte all'interno dei Circoli Ufficiali. Con i generali che chiudevano un occhio a questa voglia di "arruolarsi" perlomeno con l'abbigliamento.
L'uomo sempre al passo con i tempi veste giubbini in nappa morbidissima anche in stile biker anni '60, sceglie gilet effetto seta, maglieria in cachemire super leggero. Immancabili per lui, i capi stampa camouflage e la borsa da postino. Infine, al collo, al posto della cravatta, sciarpe e moderne kefiah.