Con una cerimonia al Quirinale Sergio Mattarella ha conferito il titolo di Cavaliere di Gran Croce, Ordine al Merito della Repubblica – primo tra gli Ordini cavallereschi nazionali – a Claudio Baglioni, per benemerenze acquisite in campo artistico, professionale, sociale e umanitario. In sessant’anni di carriera, grazie a un linguaggio sempre ispirato, poetico, intenso – sia nella musica che nelle liriche – Baglioni è divenuto interprete e portavoce, tra i più raffinati e amati, di importanti valori morali, umani, civili e sociali, riuscendo a coinvolgere, far riflettere e appassionare generazioni, culture e visioni esistenziali talvolta profondamente diverse tra loro.
Una testimonianza particolarmente significativa di valori fondamentali quali l’amore, la libertà, la dignità e l’inviolabilità della persona umana, i diritti civili, l’integrazione – unica risposta efficace alla ferale incultura della disintegrazione – lo spirito europeista – testimonianza culminata in un concerto esclusivo tenuto davanti al Parlamento Europeo, riunito in seduta plenaria – la solidarietà – attraverso la partecipazione a tutte le più importanti iniziative nazionali e internazionali – e la pace, più volte pubblicamente testimoniata e invocata in molti, appassionati, interventi autografi sulle pagine dei principali organi di informazione del nostro Paese.
Nelle prossime settimane a Claudio Baglioni verrà conferita anche la Lupa Capitolina in Campidoglio.
Lo scorso 13 febbraio Baglioni ha annunciato il suo ultimo tour indoor, partito da Eboli: la serie di eventi, la cui chiusura per il momento è fissata per il 27 marzo al Palazzo dello Sport di Roma, è il primo passo dell’addio alle scene dell’artista. “Entro il 2026 smetterà di cantare]”, aveva annunciato il cantautore lo scorso 20 gennaio.