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venerdì 11 ottobre 2024
 
Emergenza
 

Clima che cambia: allarme per la salute dei bambini

04/12/2019  Riscaldamento globale: fino al 2030 ci saranno 95.000 decessi in più all’anno di bambini sotto i 5 anni a causa della denutrizione e altri 25 milioni entro il 2050

In occasione della Conferenza sul Clima delle Nazioni Unite, in corso a Madrid sei organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti dei bambini (ChildFund Alliance, Plan International, Save the Children International, SOS Children’s Villages International, la federazione internazionale Terre des Hommes e World Vision International) unite nella Joining Forces Alliance stanno diffondendo il documento The Climate Crisis: A Child Rights Crisis (Crisi climatica: una crisi dei diritti dei Bambini) che sollecita i governi mondiali a tenere in considerazione le specifiche esigenze dei bambini nelle loro politiche di lotta al riscaldamento globale. I cambiamenti climatici hanno infatti un impatto devastante sulla salute in particolare su quella dei bambini

 
I cambiamenti climatici stanno colpendo l’intero pianeta ma alcune fasce di popolazione e alcuni Paesi sono destinati a registrare i maggiori danni. E’ noto che i bambini sono le vittime più numerose nei disastri naturali, si feriscono più facilmente e soffrono i traumi psicologici più gravi.
Si stima che oltre mezzo miliardo di bambini vivano in aree con un rischio elevatissimo di inondazioni, che 115 milioni di bambini vivano in zone dove il rischio di cicloni tropicali è elevato o elevatissimo e che quasi 160 milioni di bambini siano esposti a siccità gravi o molto gravi.
 
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene che i cambiamenti climatici da qui al 2030 possano causare 95.000 decessi in più all’anno di bambini al di sotto dei 5 anni a causa della denutrizione e altri 25 milioni entro il 2050.
Entro il 2030 i cambiamenti climatici potrebbero causare 60.000 decessi in più tra i bambini al di sotto dei 15 anni a causa della malaria e 48.000 a causa della dissenteria. 
Inoltre le conseguenze dei cambiamenti climatici possono esacerbare le disuguaglianze di genere. Per esempio nei paesi in via di sviluppo le bambine e le ragazze spesso hanno il compito di portare l’acqua a casa. Con il diminuire della disponibilità d’acqua, dovranno percorrere distanze sempre più lunghe per rifornirsi, avranno meno tempo per la loro istruzione e correranno maggiori rischi di violenza lungo la strada. Tra le richieste della Joining Forces Alliance al COP5 la necessità di assicurare supporto ai Paesi più poveri nella transizione a un’economia più rispettosa dell’ambiente e nei disastri naturali provocati dai cambiamenti climatici, mantenendo fede agli impegni presi con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU. E’ anche importante che le istituzioni di tutto il mondo ascoltino la voce dei bambini assicurando la loro partecipazione nei luoghi dove queste decisioni vengono prese.
 

 
 
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