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venerdì 20 settembre 2024
 
AMBIENTE
 

Cambiamenti climatici, il Papa alle compagnie petrolifere: «I giovani non devono pagare per noi»

14/06/2019  Gli effetti dell'inquinamento saranno catastrofici, ha sottolineato Francesco che ha anche definito "essenziale" una politica dei prezzi del carbone e ha ricordato che sono i poveri le prime vittime di uragani, siccità, inondazioni e altri eventi disastrosi.

«Le future generazioni sono in procinto di ereditare un mondo molto rovinato. I nostri figli e nipoti non dovrebbero dover pagare il costo dell'irresponsabilità della nostra generazione». Lo ha detto Papa  Francesco ricevendo i vertici delle grandi compagnie petrolifere del mondo in Vaticano. «Mi scuso ma vorrei sottolineare questo: loro, i nostri figli, i nostri nipoti non dovranno pagare, non è giusto che loro paghino il costo della nostra irresponsabilità. I giovani esigono un cambiamento. 'Il futuro è nostro', gridano i giovani oggi, e hanno ragione!».

 

«L’odierna crisi ecologica, specialmente il cambiamento climatico, minaccia il futuro stesso della famiglia umana»,  ha sottolineato Jorge Mario Bergoglio nell'udienza svoltasi presso la Casina Pio IV, a margine di un  convegno promosso dal Dicastero per il servizio dello sviluppo imano integraleali (tema: “La transizione energetica e la tutela della casa comune”). «Gli effetti sul clima saranno catastrofici se oltrepassiamo la soglia degli 1.5ºC delineata nell’obiettivo dell’Accordo di Parigi», ha ammonito Francesco, che ha citato il Rapporto speciale di quest’anno sull’impatto del riscaldamento globale, in base al quale «manca solo poco più di una decade per raggiungere questa barriera del riscaldamento globale: di fronte a un’emergenza climatica – la proposta – dobbiamo prendere opportuni provvedimenti, per poter evitare di commettere una grave ingiustizia nei confronti dei poveri e delle future generazioni. Dobbiamo agire responsabilmente ben considerando l’impatto delle nostre azioni nel breve e nel lungo termine. In effetti, sono i poveri che soffrono il peggior impatto della crisi climatica».

«I poveri sono coloro che sono più vulnerabili agli uragani, alla siccità, alle inondazioni e agli altri eventi climatici estremi», ha infine ricordato il Pontefice, e «le future generazioni sono in procinto di ereditare un mondo molto rovinato».

 
 
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