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martedì 22 aprile 2025
 
SICUREZZA
 

Codice della strada, che cosa succede ora: le norme proposte, l'iter, i tempi

28/06/2023  Le proposte del Governo in materia di circolazione stradale. Nuove restrizioni dall'alcol ai cellulari. Ddl approvato in Consiglio dei ministri il 27 giugno 2023. Ora iter parlamentare

Un disegno di legge in 18 articoli, approvato in Consiglio dei Ministri il 27 giugno 2023, con delega al Governo per il riordino del Codice che disciplina la motorizzazione e la circolazione stradale. Il passaggio successivo è un iter legislativo in Parlamento che durerà probabilmente mesi: le nuove norme se confermate, con ogni probabilità con modifiche e integrazioni durante il passaggio parlamentare, andranno in vigore solo dopo. A questo proposito, con l’obiettivo dichiarato di migliorare la sicurezza in strada, il ministero dei trasporti (Mit) ha individuato alcuni ambiti in cui si registrano criticità, vediamoli:

GUIDA IN STATO DI EBBREZZA

Chi sia stato condannato per reati alla guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico superiore allo 8,8 g/l avrà sulla patente il cosiddetto “codice unionale 68”, ossia il divieto assoluto di consumare alcol prima di mettersi alla guida. Prevista anche la revisione della patente con visita medica imposta dal prefetto. Il codice 68 durerà almeno due anni se la condanna era per tasso alcolemico superiore a 0,8 e non superiore a 1,5 g/l; di almeno tre anni se per tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l. Anni che si contano da quando viene restituita la patente dopo la sentenza di condanna. I titolari di patente rilasciata in Italia con l’imposizione del Codice 68 potranno guidare solo sul veicolo hanno installato a proprie spese un dispositivo alcol lock solo se su questi veicoli è stato installato a proprie spese l’alcolock, un dispositivo che impedisce l’avvio del motore se chi vi ha soffiato ha un tasso alcolemico superiore a zero. Chi sottoposto a questo codice venisse pescato in fallo per guida in stato di ebbrezza avrebbe sanzioni aumentate di un terzo, sanzioni raddoppiate per manomissione del dispositivo.

GUIDA SOTTO L’EFFETTO DI DROGHE

  

Non servirà più che si dimostri lo stato di alterazione-psicofisica, basterà aver assunto sostanze per integrare il reato di guida sotto l’effetto di stupefacenti. La polizia stradale, quando vi sia fondato motivo di ritenere che il conducente sottoposto a controllo si trovi sotto l’effetto conseguente all’uso di stupefacenti, o quando abbiano dato esito positivo gli accertamenti preliminari, possono provvedere, direttamente sul luogo del controllo, a prelievo di saliva. Sempre previsti in caso di incidente. Nel dubbio, sulla base di accertamenti preliminari, in attesa dei risultati dei controlli di secondo livello gli agenti possono impedire allo stesso conducente di continuare a guidare, ritirandogli la patente all’istante e impendendogli di disporre del veicolo. In questo caso il prefetto può disporre visita medica e mantenere la patente sospesa fino all’esito della visita. Se positivo si revoca sempre la patente. Non sarà possibile conseguirne un’altra prima di tre anni. Se a commettere reato di guida sotto l’effetto di stupefacente è un minore di 21 anni, non potrà rifare la patente prima del compimento dei 24, neanche in forma di conversione di patente estera.

INCENTIVI E PREVENZIONE

Gli studenti delle scuole secondarie potranno avere il credito di 2 punti patente se parteciperanno a corsi extracurricolari in tema di sicurezza stradale organizzati dalle scuole. I neopatentati avranno maggiori limiti: per tre anni dal conseguimento della patente B non potranno guidare auto al di sopra di una certa potenza. Gli autovelox potranno accertare contemporaneamente più violazioni, come il superamento del limite di velocità e la mancanza della revisione auto. Per prevenire un elevato contenzioso in termini di ricorsi si prevede l’equiparazione delle procedure di approvazione con quelle di omologazione dei sistemi di rilevamento della velocità e si chiarisce l’esclusiva competenza del MIT in tale materia. In caso di ostacoli sulla carreggiata sarà introdotta per regolare il traffico e prevenire rischi la safety-car sul modello della Formula1.

MONOPATTINI E BICICLETTE

  

Non sarà più possibile circolare con monopattini elettrici senza targa e assicurazione, il casco sarà obbligatorio per tutti anche dopo i 18 anni. I monopattini elettrici potranno circolare solo su strade urbane con limite di velocità non superiore a 50 km/h con divieto di contromano e di circolazione e sosta sui marciapiedi. Riguardo alle bici il nuovo Codice della Strada 2023 introduce la nuova definizione di ‘strada urbana ciclabile’, ossia una strada urbana a unica carreggiata con banchine pavimentate, limite di velocità non superiore a 30 km/h e priorità per biciclette, segnalata con segnaletica. I Comuni possono consentire su determinate strade precedentemente a senso unico di marcia, con limite massimo di velocità inferiore o uguale a 30 km/h, la circolazione dei velocipedi in senso opposto, Si disciplina inoltre per i comuni la possibilità i realizzare corsie ciclabili per doppio senso ciclabile e di istituire, dove ci sono le condizioni previste, la linea di arresto per le biciclette in posizione avanzata rispetto alla linea di arresto per tutti gli altri veicoli). Spetta sempre ai comuni il compito di individuare le zone ciclabili (zone urbane in cui vigono particolari regole di circolazione, con priorità per biciclette). In presenza di piste e corsie ciclabili, i ciclisti saranno però obbligati a utilizzarle. Allo scopo di disciplinare in sicurezza il sorpasso, si prevede l’obbligo per i veicoli a motore, su tutte le tipologie di strade sia urbane che extraurbane, di mantenersi ad adeguata distanza laterale dalle bici (almeno 1,5 metri ove le condizioni della strada lo consentano), per tenere conto della differente velocità di circolazione e della stabilità ridotta.

SANZIONI PIÙ DURE PER CHI HA GIÀ PERSO TANTI PUNTI

Tra le altre cose il Ddl del Governo si propone di ridefinire la sospensione della patente di guida. Viene introdotta la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da 7 a 15 giorni (o da 14 a 30 se si provoca un incidente) per l’ipotesi in cui, al momento dell’accertamento dell’illecito, risulti che il punteggio sulla patente posseduta sia inferiore a 20 punti. L’applicazione di tale sanzione, che avviene in automatico senza la necessità dell’ordinanza del Prefetto, è limitata alle che statisticamente producono più incidenti o che hanno più gravi conseguenze sull’incolumità degli individui in caso di incidente, prevedendo una lunga serie di fattispecie particolari (più di venti comportamenti diversi, dal sorpasso a destra al mancato uso delle cinture passando per la violazione dell'utilizzo dei seggiolini per bambini), tra le quali ha fatto notizia l’uso di dispositivi elettronici (cellulari) alla guida.

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