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venerdì 18 aprile 2025
 
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Colori per la pace, i disegni dei bimbi per i grandi della terra

27/05/2017  Il progetto internazionale lanciato da un'associazione toscana nata a Stazzema, per fare memoria della strage nazista dell'agosto 1944 ed educare le nuove generazioni a valori di rispetto e di dialogo che escludano la guerra. L'adesione di 600 alunni di quarta elementare a Bitonto (Bari). Che hanno disegnato pensando (anche) a chi regge le sorti del mondo, il G7...

L’anima della pace è l’amore puro dei bambini. Sentimenti sani, genuini che aprono il cuore alla speranza verso un futuro migliore. I più piccoli con la loro spontaneità riescono a dare un senso diverso ma allo stesso tempo variopinto di condivisione attraverso i disegni che con un pizzico di fantasia e di intuizione esprimono il messaggio universale di fratellanza. E’ nato così il progetto internazionale “I Colori per la Pace” che coinvolge migliaia di bimbi di età compresa tra i 4 e i 10 anni di tutti e cinque i continenti. Una straordinaria iniziativa voluta dall’omonima associazione presieduta da Antonio Giannelli sorta a Stazzema (Lucca) 3 anni fa e promossa dal Comune per ricordare l’eccidio del 12 agosto 1944 quando nella vicina frazione di Sant’Anna 560 persone, soprattutto anziani, donne e bambini vennero trucidati per mano dell’esercito tedesco.

Sono stati raccolti migliaia di disegni provenienti da 93 nazioni di tutto il mondo che contengono un significativo ideale di comunione tra i popoli e che rappresentano un proficuo interscambio culturale tra le giovani generazioni. Nel progetto hanno avuto un ruolo importante associazioni impegnate all’estero, Consolati, enti. Un lavoro certosino di catalogazione che è stato reso possibile anche grazie alla preziosa collaborazione del Pontificio Istituto Missioni Estere e di molte organizzazioni che operano in aree particolarmente disagiate e difficili. «E’ bello osservare come bambini distanti migliaia di chilometri e che vivono in ambienti e condizioni diversi, disegnino sostanzialmente le stesse cose», fa notare Antonio Giannelli. «Questa è la dimostrazione evidente che l’uomo nasce puro e solo nel crescere alimenta sentimenti negativi».

Ci sono disegni di bimbi che vivono la guerra tutti i giorni e che non conoscono altro che morte e distruzione. Ad esempio, un bambino del Camerun settentrionale ha creato una piccola opera d’arte che raffigura un uomo rannicchiato nella sua piccola capanna che sgrana un rosario tra le mani mentre un elicottero bombarda il suo villaggio che va a fuoco. Toccanti le immagini provenienti dal Bangladesh che riproducono plotoni di esecuzione, case bruciate, uomini uccisi o impiccati agli alberi. Ma nelle rappresentazioni grafiche dei tanti “artisti in erba” c’è anche un anelito di speranza. Domina la variegata simbologia della pace da salvaguardare, da difendere, da rinsaldare. Le scuole elementari e materne italiane che hanno aderito al progetto sono riuscite a dare una testimonianza forte.

Cosa che hanno fatto anche i circa 600 alunni di quarta classe delle scuole primarie di Bitonto, in provincia di Bari, che con grande impegno e sensibilità d’animo hanno disegnato dei minuziosi capolavori in cui vengono raffigurati i simboli dell’amore e dell’amicizia. «I ragazzi hanno realizzato qualcosa di straordinario e sorprendente ispirato ai valori civili dell’amicizia e della convivenza tra i popoli», sottolinea Rosa Calò vicesindaco del Comune di Bitonto. Alcuni disegni fanno parte della raccolta di 186 lavori che danno vita all’esposizione internazionale itinerante ospite in diversi Paesi del mondo.

Dopo il G7 di Lucca, la mostra ha fatto tappa a Bruxelles accolta dall’Alto Rappresentante dell’Ue Federica Mogherini in occasione della Festa dell’Europa. Al G7 di Taormina, che finisce oggi, è stato distribuito ai partecipanti il catalogo internazionale. L’esposizione dei disegni vivrà come sempre il suo momento più alto nel Parco della Pace di Sant’Anna di Stazzema il 12 agosto, anniversario dell’eccidio del ’44. Ad ottobre sarà la volta dell’Ecuador e della Baviera.

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