Siamo nonni di quattro nipotini, tre dei quali costantemente affidati alle nostre cure: hanno 7, 4 e 2 anni.
Il clima familiare è sereno, ma siamo preoccupati per il nipote di mezzo. Quando è nato il piccolo, non aveva ancora due anni e si è trovato un po’ escluso da tutte quelle attenzioni della mamma che aveva ricevuto in abbondanza fino a quel momento. Ora spesso esplode in crisi di rabbia e aggressività, si bagna ancora di notte e spesso anche di giorno, fa capricci per niente e ha sempre una paura nuova. Noi cerchiamo di mediare, non sgridandolo troppo quando fa dispetti, parlandogli, coccolandolo, ma a volte anche mettendolo nell’angolino e dandogli uno sculaccione. Vorremmo aiutarlo meglio per far sì che questi comportamenti svaniscano e che lui torni a essere sereno e tranquillo.
NONNA GIULIA, UNA NONNA IN ANSIA
Cara nonna Giulia, le tue parole raccontano un grande amore per la tua bella famiglia, ma anche molta ansia per il nipotino che si trova “incastrato” in mezzo agli altri due e non è riuscito a conquistare una buona e sana regolazione emotiva.
Si “accende” spesso in modo ingestibile, è spaventato da tante cose e a quattro anni ha bisogno ancora del pannolino. Di per sé nessuno di questi elementi ci fa pensare a qualcosa di seriamente problematico, ma consideriamo che questi aspetti sono presenti contemporaneamente. Anche se nulla è davvero allarmante, c’è qualcosa che non lo lascia tranquillo. Qualcosa che lo spinge a sentirsi bisognoso di protezione (ecco perché ogni giorno ha una paura nuova), a voler essere al centro dell’attenzione (ecco perché fa tanti capricci), a farlo sentire ancora piccolo e bisognoso di cure (ecco perché ancora indossa il pannolino). Forse come dici tu, in quella famiglia numerosa alla quale appartiene sono tutti così impegnati che lui ha davvero sofferto quando ha dovuto perdere le attenzioni dolci e costanti dei suoi primi anni di vita.
Forse davvero l’arrivo del fratellino lo ha “spodestato” dal trono immaginario sul quale aveva imparato a sedersi, e ora che non è più un re, ma semplicemente il figlio di mezzo, non riesce più a capire bene come si fa a riconquistare la sicurezza affettiva che gli è sfuggita di mano. Forse servirebbe che mamma e papà passassero qualche minuto speciale solo in sua compagnia. Che voi nonni, ogni tanto, metteste, nei vostri discorsi, il suo nome al centro di frasi di cui lui è l’unico protagonista. Io eviterei gli sculaccioni. Cercate di trovare una cosa molto speciale da fargli fare, quando lo vedete tanto in difficoltà.