Con il grande caldo di questi giorni, afa e umidità sono fattori che possono mettere a dura prova corpo, umore e cervello. Aumenta la sudorazione corporea e la conseguente perdita di liquidi e sali minerali preziosi per il corretto funzionamento dell’organismo. Luca Piretta, gastroenterologo e nutrizionista presso l’Università Campus Biomedico di Roma, intervistato da In a Bottle (www.inabottle.it) in occasione di un focus sul rapporto tra salute e corretta idratazione, fornisce alcuni consigli utili per affrontare al meglio le temperature alte di questi giorni e più in generale la calura estiva.
La parola d’ordine, anche in estate, è bere molto per reintegrare i liquidi persi.
«La disidratazione comporta un aumento della traspirazione, della sudorazione e della dispersione del calore anche attraverso il respiro», spiega il medico. «L’organismo ha bisogno di assumere liquidi in quantità maggiore rispetto a quanto se ne assume durante una giornata invernale».
Oltre a bere acqua in abbondanza ci sono molti modi per idratarsi. «Diversi alimenti contengono tantissima acqua: basta pensare ad alcuni tipi di frutta, come il melone e l’anguria, o a verdure come i cetrioli. Mangiare cibi ricchi di acqua è una strategia fondamentale soprattutto per gli anziani, che con l’avanzare dell’età perdono il senso della sete».
L’eccessiva perdita di liquidi è un rischio da non sottovalutare. «Quando ci disidratiamo, andiamo incontro alla carenza di diversi nutrienti indispensabili, in particolare di sali minerali come potassio e magnesio che svolgono delle funzioni essenziali per la conduzione degli impulsi nervosi, per la contrazione muscolare come quella del cuore e per la funzionalità delle nostre cellule. Il potassio, inoltre, è importante per garantire un ph stabile del sangue: piccole variazioni possono avere effetti nocivi per l’organismo. Per questo motivo acqua e sali minerali garantiscono non solo un corretto apporto idroelettrolitico, ma anche una corretta acidità del sangue, facilitando tra le altre cose la funzionalità renale e quindi lo smaltimento di tossine ed elementi di scarto del metabolismo cellulare».
C’è un altro problema che riguarda l’eccessiva calura ed è legato alla mancanza d’appetito e, di conseguenza, alla riduzione del corretto apporto idrico nell’organismo. «E’ giusto mangiare meno in estate», conclude Piretta, «ma non troppo poco: occorre sempre agire con buon senso e garantire il giusto reintegro di nutrienti essenziali come zuccheri, grassi e proteine». Oltre a una corretta idratazione e al mangiare i cibi giusti, ci sono altri rimedi pratici che possono allievare gli effetti del caldo estivo: gli esperti consigliano in particolare di indossare indumenti leggeri, uscire di casa nelle ore meno calde, lavarsi con acqua tiepida, mantenere gli ambienti di casa e lavorativi sempre freschi.