La fede nella creazione, attestata sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento, viene incontro alla nostra domanda sul perché esistono il cosmo e l’uomo, consegnando alla nostra mente e al nostro cuore la risposta che tutto viene da un atto libero e intelligente di Dio, che, gratuitamente, ha posto in essere l’universo e noi al suo interno. La dottrina cristiana non ci dice il come questo atto originario si sia espresso e si esprima nella struttura cosmica e umana, ritenendo la ricerca intorno a tale questione di competenza piuttosto della ragione e della scienza che non della fede e della teologia. Possiamo aggiungere che l’idea di un universo in movimento (evoluzione) si presenta addirittura più compatibile con quella di un Dio dinamico, spinto dall’amore, piuttosto che quella di un mondo statico, uscito così com’è dalle mani del Creatore e destinato a rimanere sempre nella stessa situazione. In questo senso non si dà alcuna contrapposizione fra creazione ed evoluzione, a meno che non si ritenga che il mondo e l’uomo si siano autogenerati. La Chiesa e la teologia non ci lasciano nell’ignoranza, ma spesso affrontano queste problematiche, solo che studiarle per comprenderne quanto possibile richiede impegno, tempo e conoscenze, che spesso la nostra pigrizia mentale non è disponibile a mettere in campo.