“26 – come in mare così in terra”. È con questa preghiera declinata al dramma dell’immigrazione che, l’8 marzo a Salerno, 26 giornaliste campane saliranno sul palco del teatro Augusteo per la prima opera di teatro civile collettiva promossa dall’Ordine dei giornalisti della Campania, dal presidente Ottavio Lucarelli e da Concita De Luca, vice presidente della Commissione pari opportunità dell'ordine, con una finalità benefica.
L’intero ricavato verrà devoluto allo sportello di ascolto del Centro antiviolenza di genere “Artemisia” che opera al Pronto soccorso dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona di Salerno.
L’iniziativa nasce in ricordo delle 26 migranti di origine Nordafricana recuperate senza vita in mare aperto tra la Libia e l’Italia e che il 5 novembre scorso, insieme a quattrocento superstiti, approdarono con la nave Cantabria al porto di Salerno e successivamente seppellite in diversi cimiteri di comunità salernitane, a migliaia di chilometri dalla loro terra di origine.
In quella occasione le stesse giornaliste che l’8 marzo interpreteranno i testi in loro memoria, erano lì sullo scalo, a raccogliere interviste, notizie, a raccontare quei momenti. Ma adesso, nel giorno dedicato ai diritti di genere, all'eliminazione della violenza contro le donna, verrà dato spazio alla solidarietà e all’impegno civile, per un giorno oltre la cronaca e il racconto giornalistico.
Sul palco, ventisei giornaliste salernitane presteranno la voce ai monologhi scritti da altrettante firme, tra colleghe e colleghi. Filo conduttore dello spettacolo, il monologo di una madre che racconterà il “viaggio” della figlia dal suo particolare punto di vista, mentre il testamento ideale dell’opera è affidato, sul finale, alla “voce della giustizia”, prestata sul palco da Matteo Casale, già Presidente della Corte di Appello di Salerno.
Ad accompagnare le letture dieci danzatori: Antonello Apicella, Cristian Cianciulli, Daniele Sessa, Dario Ferrara, Gea Faye, Giorgio Loffredo, Nicol Memoli, Nunzia Prisco, Pierfrancesco Vicinanza, Sara Mazzamurro, Simone Liguori, Vincenzo Barletta.
L’opera è il frutto della collaborazione gratuita di Carla Avarista, alla consulenza teatrale, Annarita Pasculli e Annalisa Di Matteo alle coreografie, Antonella Iannone alla parte artistica, Max Maffia alle musiche originali, Max Maffia & The EmptyDaybox per la formazione in scena, Danilo Gloriante al violino e Lamin Ceesay alla voce.
L’immagine scelta per presentare l’iniziativa è stata messa a disposizione dall’artista Olga Marciano ed è tratta dal suo dipinto "Safiya”. La serata avrà inizio alle ore 21. L’accesso è a inviti e su prenotazione, scrivendo una mail all’indirizzo: 26comeinmarecosiinterra [@] gmail.com.
“26 – come in mare così in terra” è, quindi, un inedito progetto collettivo per rileggere una delle più drammatiche pagine di cronaca dello scorso anno, riflettere su una delle più urgenti emergenze umanitarie dei nostri giorni e contribuire ad una buona causa.