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domenica 06 ottobre 2024
 
 

Come prepararsi al Natale

02/12/2013  Nell'omelia a Santa Marta il Papa spiega che il Natale non è solo la ricorrenza di una cosa bella, ma che bisogna prepararsi con la carità, la lode e la preghiera

Preghiera, lode e carità. Il modo per prepararsi al Natale è quello di andare incontro al Signore con un cuore aperto. Il Papa, nell'omelia a Santa Marta ricorda che con l'Avvento «si comincia un nuovo cammino». In Natale «non è soltanto una ricorrenza temporale oppure un ricordo di una cosa bella: Il Natale è di più: noi andiamo per questa strada per incontrare il Signore. Il Natale è un incontro! E camminiamo per incontrarlo: incontrarlo col cuore, con la vita; incontrarlo vivente, come Lui è; incontrarlo con fede».
Non è facile vivere la fede. Commentando il brano del Vangelo del centurione che chiede la guarigione del suo servo, il Papa spiega che «il Signore si meravigliò di questo centurione: si meravigliò della fede che lui aveva. Lui aveva fatto un cammino per incontrare il Signore, ma lo aveva fatto con fede. Per questo non solo lui ha incontrato il Signore, ma ha sentito la gioia di essere incontrato dal Signore. E questo è proprio l’incontro che noi vogliamo: l’incontro della fede!».
Lasciarsi incontrare prima ancora che essere noi soli ad andare verso il Signore quasi come se fossimo «i padroni di questo incontro». Se invece lasciamo che il Signore ci venga incontro «Lui entra dentro di noi, è Lui che ci rifà tutto di nuovo, perché questa è la venuta, quello che significa quando viene il Cristo: rifare tutto di nuovo, rifare il cuore, l’anima, la vita, la speranza, il cammino. Noi siamo in cammino con fede, con la fede di questo centurione, per incontrare il Signore e principalmente per lasciarci incontrare da Lui!».
E per prepararsi all'incontro bisogna aprire il cuore «perché Gesù dica quello che Lui vuol dirmi, che non sempre è quello che io voglio che mi dica! Lui è il Signore e Lui mi dirà quello ha per me, perché il Signore non ci guarda tutti insieme, come una massa. No, no! Ci guarda ognuno in faccia, negli occhi, perché l’amore non è un amore così, astratto: è amore concreto! Da persona a persona: il Signore, persona, guarda me, persona. Lasciarci incontrare dal Signore è proprio questo: lasciarci amare dal Signore!».
Alcuni atteggiamenti aprono all'incontro: «la perseveranza nella preghiera, pregare di più; l’operosità nella carità fraterna, avvicinarci un po’ di più a quelli che hanno bisogno; e la gioia nella lode del Signore».

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