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Come prepararsi al temuto orale di maturità

26/06/2019 

Cara professoressa, mia figlia nei prossimi giorni affronterà il colloquio dell’esame di maturità. Nella sua classe non sono state svolte simulazioni della prova orale, quindi sarà effettivamente una sorpresa. Mi ha riferito che ogni allievo dovrà scegliere una delle tre buste proposte dalla commissione, all’interno ci saranno le domande alle quali si dovrà rispondere. Che cos’è più opportuno ripassare?

GIOVANNA

Cara Giovanna, il colloquio orale dell’esame di maturità spaventa, in genere, più di ogni altra prova: bisogna raccogliere le idee, organizzare i contenuti, trovare le parole per esprimere nel migliore dei modi il proprio pensiero, sostenere un punto di vista. I ragazzi di oggi sono sempre più abituati a sfiorare silenziosamente i tasti di un cellulare e sempre meno allenati, invece, a parlare a voce alta. Se si aggiunge la presenza di una commissione in parte sconosciuta che ascolta e valuta, tutto diventa emotivamente molto complesso. Iniziamo con ordine. La maturità 2019 prevede che il colloquio si avvii con la scelta di una delle tre buste chiuse proposte a ogni candidato dalla commissione: all’interno, però, non c’è nessuna domanda. È contenuto invece del materiale scelto dai commissari, sulla base del programma effettivamente svolto dalla classe, che serva da spunto e da stimolo per avviare una discussione pluridisciplinare. Sulla base della nota ministeriale del 6 maggio scorso, ci potranno essere, per esempio, testi in poesia o in prosa, documenti (articoli di giornale, foto di monumenti, riproduzioni di opere d’arte, grafici, tabelle con dati significativi), esperienze e progetti (realizzati durante il corso dell’anno), problemi (situazioni problematiche legate alla specificità dell’indirizzo, semplici casi pratici e professionali). Per prepararsi al meglio alla prima parte del colloquio, dunque, occorre sicuramente padroneggiare bene i contenuti di tutte le discipline, allenarsi a strutturare un discorso partendo da spunti diversi (da una poesia, da un quadro, da una foto, da un articolo di giornale), provare poi a procedere con i collegamenti. E se ciò non fosse umanamente possibile, niente da temere: meglio lasciar perdere i rimandi impropri o forzati e lasciare che i commissari facciano delle domande per sondare capacità e competenze. Dopo la scelta della busta, però, l’orale continua: con la presentazione dell’esperienza di alternanza scuola-lavoro (una tesina ben curata o un valido lavoro multimediale possono essere d’aiuto); con argomenti relativi a cittadinanza e Costituzione, infine con la discussione delle prove scritte.

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