La domanda mi fa venire in mente una famosa frase del pensatore non credente Antonio Gramsci, il quale diceva: «Il paradiso per una madre è il cuore dei suoi figli». Se la mamma a cui si fa riferimento nel testo della lettera durante la sua vita ha pregato e sostenuto con la propria fede i suoi figli, può ben sperare che essi non siano destinati alla dannazione eterna. Eppure, come Dio, anche la mamma non può non rispettare la libertà di coloro che ha messo al mondo e che non può costringere in alcun modo all’atto di fede. A loro può donare la sua testimonianza e il proprio sacrificio, sapendo anche che questi doni possono essere rifiutati, perché senza libertà non c’è salvezza.