Come sarebbe la Milano di oggi dipinta da Monet e dagli altri impressionisti? L’intelligenza artificiale creativa ha rielaborato le immagini di alcuni landscape iconici della città mostrando come verrebbero dipinti questi paesaggi secondo i canoni della corrente dell’Impressionismo. Non solo le viste di luoghi storici come il Duomo, i Navigli, l’Arco della Pace e il Castello Sforzesco, esistenti già al tempo di Monet, ma anche edifici contemporanei come la Torre Velasca e il Bosco Verticale.
Ma l’AI non ha solo dato vita alla Milano impressionista ma ha trasformato e “aggiornato” alcuni iconici capolavori di Renoir e Degas. La seconda sala ““AI e Impressionisti” è dedicata proprio all’analisi di alcune opere dei due maestri. Il primo, più di ogni altro artista impressionista, è riconoscibile per l’attenzione alle figure nel contesto paesaggistico. Degas è, al contrario, il ribelle non essendo interessato alla pittura en plein air ma alle tecniche di derivazione giapponese, come il taglio obliquo che utilizza ampiamente nella raffigurazione delle ballerine. Per questa sala, la domanda fatta all’Intelligenza Artificiale Creativa è stata:
“Come sarebbero le scene dipinte dagli impressionisti se rappresentate con una fotografia moderna?”.
Partendo da dipinti come Balau moulin de la Galette di Renoir e L’Etoile di Degas, MORGHY.AI ha trasformato personaggi e paesaggi in scatti contemporanei. Naturalmente l’ha fatto sfruttando quella che è il suo bagaglio di sapere, il database di immagini reali con cui è stata allenata (pre-trained), che è fatto di soggetti e oggetti di oggi. L’AI ha inserito in queste elaborazioni errori e imperfezioni ancora tipici di questi sistemi, ad esempio nelle mani e negli occhi, e ha fatto sparire oggetti che nel dipinto erano troppo “impressionistici”.
La scelta curatoriale è stata quella di non correggere questi elementi, ma esporre le immagini esattamente come generate da MORGHY.AI, per dare dignità artistica all’atto creativo digitale.