Che cosa, quale oggetto celeste era la cometa che guidò i Re Magi? Isaia parla di una grande luce che illuminò il popolo che camminava nelle tenebre. La tradizione popolare cerca in questa luce una cometa e, anzi, tende ad identificarla con la famosa cometa di Halley, quella che rivedemmo nel 1986 e che era già stata osservata nel 1301 da Giotto il quale la utilizzò come modello per la sua Adorazione nella cappella degli Scrovegni a Padova. Lui non sapeva nulla di oggetti celesti e semplicemente inserì nel suo dipinto ciò che aveva visto nei cieli attribuendole il ruolo di messaggera di buone novelle.
In seguito l'astronomia ha calcolato che l'apparizione di Halley più prossima alla nascita del Redentore deve essere avvenuta nel 12 a.C. Poichè, come sappiamo, la data della Natività è collocata intorno al 6 a.C., ne segue che non fu lei a guidare i tre sapienti. Anzi, non siamo neppure sicuri che a guidarli sia stata una cometa. Per molto tempo si è parlato di una stella supernova esplosa di colpo nei cieli, che è un evento assai raro. Tuttavia la supernova registrata dai cinesi, che erano già astronomi accurati, è del 4 d.C.
Qualcuno oggi riprende il pensiero di Keplero secondo cui si sarebbe trattato di una congiunzione fra Giove e Saturno, avvenuta nel 7 a.C. Si tratta di un fenomeno non rarissimo, ma che sviluppa una grande luce.