Domenica scorsa nella mia Parrocchia decine di famiglie erano riunite per la Prima Comunione dei loro bambini, un passaggio fondamentale della loro formazione religiosa.
Non avevo figli miei coinvolti ma ho provato lo stesso una grande emozione. La mia formazione religiosa è stata bella e coinvolgente. Osservando i bambini di oggi, nel corso della cerimonia, ne ho visti molti distratti con genitori spesso agitati per il bisogno di scattare foto e fare video.
Ho visto parenti in chiesa con pacchi dono da consegnare ai festeggiati, come si farebbe ad un compleanno. Mi domando se i bambini di oggi vivono questi momenti di passaggio della loro vita cristiana con l’attitudine giusta.
Penso che l’educazione religiosa sia una risorsa fondamentale per la crescita e non un elemento opzionale da trattare con superficialità come fanno molte famiglie.
Giustina
Risposta di Alberto Pellai
— Cara Giustina, la celebrazione dei Sacramenti rappresenta sempre un momento di grande importanza nella vita dei nostri figli. È una tappa per cui si preparano con continuità e impegno per molto tempo.
Poi arriva il giorno tanto atteso: quello in cui insieme ai compagni si trovano in chiesa per vivere il grande momento. Tu scrivi che i bambini di oggi ti sembrano meno coinvolti rispetto al passato. E lo stesso ti sembra valere anche per le loro famiglie. Io non ho dati per confermare o meno quanto affermi. Parlando con molti sacerdoti raccolgo anche testimonianze molto belle di famiglie che si riavvicinano alla pratica religiosa e alla vita della comunità proprio grazie al percorso di catechismo dei loro bambini. Nella parrocchia spesso i bambini diventano “aggregatori” di comunità, mettono in rete i loro genitori, spingono a tornare in chiesa a dare senso e concretezza alla pratica religiosa che molti adulti di oggi hanno abbandonato e trascurato per lungo tempo.
Così, grazie ai propri figli, c’è chi si riavvicina alla chiesa e scopre quanto bello può essere vivere anche la dimensione religiosa, che risponde a un bisogno profondo di spiritualità che connota noi esseri umani. Le grandi domande sul senso della vita, sul bene e sul male, sul dolore e sulla morte spesso ci lascerebbero pieni di angoscia senza una prospettiva interiore e spirituale da coltivare e perseguire.
E in questo, il percorso della formazione cristiana rappresenta uno strumento di grande valore anche sul piano educativo. La tua lettera è un monito per ribadire a noi genitori che un buon progetto educativo deve avere a cuore anche la crescita spirituale dei nostri figli. In questa direzione, un bel libro da leggere con loro è Le parole di Gesù di U. Galimberti (Feltrinelli).
Agli adulti consiglio Cerca il tuo orizzonte (Piemme), un libro basato sul dialogo tra papa Francesco e don Banzato.