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lunedì 07 ottobre 2024
 
 

Con chi mi confido? Con la mamma! Altro che fidanzata

10/05/2014  A 18 anni ci si confida con la mamma. Di più che con il fidanzato o la fidanzata, e quattro volte di più rispetto al papà. Lo rivela l’Osservatorio permanente "Generazione Proteo" dell'Università Link Campus, che ha intervistato 2500 studenti originari delle città di Roma, Napoli, Genova, Torino, Catania, Latina e Gela.

La mamma è sempre la mamma! Non solo per i bambini più piccoli. Anche per tanti adolescenti che, contrariamente a quanto si crede, scelgono la loro madre per aprirsi e confidarle i segreti più intimi, i sogni, i problemi e le paure legate al futuro. Addirittura preferendola al fidanzato o alla fidanzata e allo stesso papà. A rivelare questa sorprendente tendenza i dati prodotti dall’Osservatorio permanente “Generazione Proteo”, dell’Università Link Campus. Un gruppo di studio ha intervistato circa 2.500 studenti, frequentanti le ultime due classi delle scuole secondarie di secondo grado, e provenienti da diverse città italiane: Roma, Napoli, Genova, Torino, Catania, Latina e Gela.

La ricerca, a quanto sostiene Nicola Ferrigni (sociologo e direttore del Laboratorio di Ricerca Socio Economica della Link Campus University), da un lato conferma i cambiamenti in atto nella popolazione giovanile odierna: i teen ager, infatti, si mostrano sempre più pragmatici e disincantati rispetto ai loro colleghi di qualche anno fa. Dall’altro, ed è questo il risvolto piacevolmente curioso, le risposte alle interviste attestano il ruolo di “confidente” che la madre ancora ricopre per i ragazzi e le ragazze, raggiungendo un testa a testa con gli amici coetanei.

Con lei i figli adolescenti possono parlare di quasi tutti gli argomenti. Ed è sempre lei a essere preferita al/alla fidanzatino/a (nel 43,9% dei casi, contro il 2,9%), soprattutto quando si vuole parlare di ambizioni personali e progetti per il futuro, oppure di quello che accade a scuola. Tuttavia, e potremmo dire “a ben vedere”, la mamma non è depositaria delle confidenze legate alla dimensione della sessualità (qui i primi sono gli amici con il 42,2%, mente le mamme sono scelte solo nel 6,3% dei casi). In questo caso, sia i figli sia le figlie preferiscono mantenere una certa “sana” separazione dal genitore. Una scelta dettata dall’esigenza di tutelare il proprio spazio vitale di crescita, caratterizzato dal bisogno di affermare la propria identità. In questa affascinante e delicata tappa evolutiva, la mamma e il papà sanno che il loro compito è quello di restare a disposizione dei loro figli collocandosi, però, un passo “indietro”.       

«Un altro dato sorprendente della ricerca», precisa Nicola Ferrigni, coincide con la «fiducia, la soddisfazione e l’importanza assegnata al nucleo familiare», aspetti ritenuti essenziali «dalla quasi totalità degli intervistati. E questo, con una famiglia su due che subisce una separazione, la dice lunga sul grado di maturità dei nuovi giovani». E, allora, forza care mamme e cari papà: possiamo contare su figli capaci di apprezzare la “relazione” che costruiamo con loro! Il segreto è questo.       

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